Un’insolita cena all’Hotel Club 2 Torri di Maiori

Testata indipendente registrata al Tribunale di Napoli n.14 del 10/02/2014

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Un’insolita cena all’Hotel Club 2 Torri di Maiori

Le quattro mani di Alfonso Crisci e Giuseppe Di Iorio hanno deliziato i buongustai intervenuti.

L’incantevole località di Maiori, il fascino della costiera Amalfitana e il giungere in un ridente e luminoso albergo con un umore assolutamente elegante, fresco, moderno e raffinato sono stati elementi che hanno potuto godere gli ospiti intervenuti alla particolare cena a quattro mani che l’Oltremare, ristorante d’élite dell’Hotel Club 2 Torri ha organizzato.

Crisci e Di Iorio con la brigata dell’Oltremare

La serata è stata un tutt’uno di emozioni a partire dalle visibili bellezze del creato ed a quelle che in se il meraviglioso albergo offre, per poi passare al prestigioso Oltremare con la sua sala che da all’ospite la gioia visiva di un armadio vini, spumanti e Champagne di eccellenza oltre alla visione diretta della cucina, ai comodi tavoli con una illuminazione vivace, ma non aggressiva che eleganti lampadari in pregiato vetro di Murano, unitamente a lampade regolabili che sporgono sui tavoli offrono, cosa molto importante per meglio godere il cibo servito e non per ultimo il temprare animo e spirito con la strategica visione del panorama mozzafiato nel punto centrale del golfo di Salerno. Il ristorante Oltremare reso famoso dall’executive chef Alfonso Crisci, che propone ricette complesse e sempre ricche di ingredienti e colori diversi, con una selezione di dessert deliziosi e generosi per completare il pasto oltre ad essere menzionato nella “Guida Michelin Italia 2024”, ed in “We’re Smart Green Guide”, risulta anche inserito nella Guida de L’Espresso “I 1000 ristoranti d’Italia 2024”.

Giuseppe Di Iorio e Alfonso Crisci

Ad accogliere gli intervenuti alla serata, sono state partecipi la sorelle Anna e Nadia Citarella, titolari dell’accogliente e confortevole struttura, unitamente all’esemplare, ineccepibile direttore Vincenzo D’Amato maître A.M.I.R.A. e gli addetti al servizio di sala, la leggiadra e perfetta in ogni sua azione professionale Antonella Gaito ed il 24enne preciso ed impeccabile Gioacchino Cretella che è responsabile del bistrot Donna Emilia che offre un menù più light ed abbordabile a tutti e dall’ottavo piano domina ancor più ampiamente la visone incantevole che l’hotel offre di un panorama della costiera amalfitana a 360 gradi.  

Maître con brigata di sala

Una grande nota di merito occorre esprimerla per le sorelle Citarella, imprenditrici che danno al turismo della nostra costiera quel valore aggiunto con il loro hotel, ma ancor più con la loro volontà di creare un’attrattiva sempre maggiore e più qualificata per rendere la nostra Campania meritoria di positive menzioni, due persone le Citarella che, ereditato l’hotel dal papà che ne era proprietario dagli anni ’80, mirano con amor di Patria, a dare lustro al territorio in cui vivono e con esso all’Italia nel mondo.

Maître con gli chef e brigata cucina

Oltremare, ci dice Anna, fa parte di un ambizioso progetto di famiglia intrapreso tre anni addietro per una cucina di una certa levatura, una cucina d’autore, sdoganando l’idea che in albergo si potesse fare solo la classica mezza pensione e unitamente alla realizzazione di un importante restyling di tutte le camere abbiamo anche sostituito interamente la vecchia brigata che era in cucina da 30 anni.

Nei primi due anni, l’idea temeraria ha visto emergere il bistrot Donna Emilia che abbiamo all’ottavo piano dell’hotel, al roof top a fianco alla piscina, dedicato a nostra mamma che era un’ottima cuoca pur svolgendo la professione di insegnante alle elementari, ma poi ci siamo rese conto che poteva essere un po’ dispersivo ed anche per meglio utilizzare il ristorante nelle giornate di cattivo tempo o ventilate, abbiamo ideato ed aggiunto al bistrot che continua ad avere grande successo, l’apertura al quinto piano di una sala altrettanto panoramica, ma che rappresenta la nostra “bomboniera della ristorazione”.

La nostra fortuna è l’aver incontrato sul nostro cammino lo Chef Alfonso Crisci, che è divenuta l’anima del nostro ristorante e con il quale condividiamo i successi che stiamo ottenendo perché è veramente molto bravo perché interpreta il gusto della cucina campana, con tutte le sfumature dei prodotti, la materia prima che è eccezionale, riuscendo ad esaltare i sapori e non coprirli, con un ottimo risultato nel coniugare terra e mare.

Aperitivo Crisci

Figura emblematica per il successo del “Oltremare” è senza dubbio, insieme allo chef Crisci, il direttore dei ristoranti dell’Hotel Club Due Torri a Maiori, Vincenzo D’Amato che dopo aver lavorato sempre in alberghi a quattro o cinque stelle, ha ora iniziato il percorso di nuovi successi.

antipasto Di Iorio

D’Amato ci dice: “abbiamo un bellissimo spot che in tanti ci invidiano per la visione a 360 gradi della costiera che possediamo, abbiamo la cucina dello chef Crisci che è apprezzata veramente da tutti anche per l’amore che mette nei piatti ed oggi all’età di 50 anni mi rendo conto di aver trovato in questa struttura il meglio per esprimermi avendo incontrato la mia confort zone. Questi eventi come il 4mani di stasera ci portano a destagionalizzare l’apertura del ristorante offrendo serate particolari oltre i 9 mesi di normale turismo costiero per prolungare il momento di pausa e stiamo avendo davvero un successo di prenotazioni anche per l’ultima serata che programmata per il 21 dicembre ha già ottenuto il sold out”. A termine serata D’Amato, ha ricevuto tra gli altri complimenti, anche quelli di Dario Duro, fiduciario della sezione Napoli dell’A.M.I.R.A..

secondo Crisci

L’incontro dei due super chef Alfonso Crisci, originario di San Giuseppe Vesuviano, executive chef dell’Oltremare a Maiori, con la sua sublime cucina menzionata Michelin e del romano Giuseppe Di Iorio, stella Michelin già dal 2014, executive chef dell’Aroma Restaurant dell’hotel Palazzo Manfredi a Roma, ricco di esperienze all’estero ed in Italia con insegnamenti culinari ricevuti dal papà e passione per la cucina trasmessa dalla mamma, che entrambe però non hanno mai avuto un ristorante, ha dato vita ad una esplosione di applausi  per il suggestivo, emozionante, entusiasmante, eccellente menù proposto e servito con grande eleganza agli intervenuti alla serata.

secondo Di Iorio

A presentare la propria produzione di ottimi vini abbinati ai diversi piatti proposti dagli chef con un connubio armonioso di gusti e sensazioni è stato lo stesso Gaetano Bove, titolare di Tenuta San Francesco – vignaioli dell’alta Costa d’Amalfi. Una serie di bottiglie di vino prodotti con grande passione, cura e spirito di abnegazione per il lavoro svolto, tanto da offrire motivazione di elogio al Bove, da parte di tutti i partecipanti alla sublime cena, per i vini gustati: Spumante Alta Costa, brut metodo classico; il bianco Per Eva; il rosato ED*; l’IGT Campania rosso E’ Iss Prephilloxera; e il Pepita vino bianco dolce.  Grandi apprezzamenti per l’ottima cena elaborata dai due grandi chef e per l’accoglienza che le sorelle Citarella insieme a D’Amato ed il suo staff hanno offerto agli ospiti della serata sono state espresse anche dalla giornalista Michela Bellezza della Bortolan Carnevali di Fabio Carnevali e dalla giornalista Francesca Pace di Blog Luciano Pignataro.

primo Crisci

Lo chef Giuseppe Di Iorio, è noto per il proporre piatti che conquistano per la selezione impeccabile degli ingredienti, con alla base di una capacità unica di rivisitare la tradizione. Di Iorio afferma: “Curare nei minimi dettagli, le mise en place sono al servizio di un’esperienza enogastronomica intensa, che si esprime con tutta la sua raffinata forza in ogni preparazione, non senza qualche meditata provocazione”. Ultimo di sei figli, con gran passione da piccolo per la cucina, ha frequentato l’alberghiero nel 1983, poi la passione e gli insegnamenti di un grande maestro come Giuseppe Serpico con l’aver rispetto per la materia prima e la natura. Alla domanda, cosa pensi di voler trasmettere al cliente degustatore dei piatti che proponi? Di Iorio risponde. “Noi regaliamo emozioni ed è questo il nostro compito. Certo quando esci dalla cucina per andare a salutare i commensali e cogli in loro la soddisfazione per ciò che hai creato e permesso di gustare, per noi chef diventa più importante di una qualsiasi altra cosa.

antipasto Crisci

La cucina è il lavoro più antico del mondo, da appena nati abbiamo necessità di mangiare, io ricordo il mangiare della nonna dalle fettuccelle fresche al ragù della domenica, importante è stare bene a tavola, peccato che oggi siamo molto attaccati ai social, abbiamo perso quei rapporti che erano quelli del poter interagire con il prossimo attorno ad un tavolo per condividere la gioia del cibo. C’è stata una evoluzione ad esempio da Sora Lella che ha fatto un po’ la tradizione della cucina romana o anche Il Bolognese, il Quinto Quarto Felice e Augustarello a Testaccio per passare da quella cucina che andava bene per quel momento che serviva energia pura ad una cucina che affronta la vita attuale che richiede meno fatica, meno energia con una maggiore attenzione ad usare meno grassi e ad affrontare le intolleranze”. 

 primo Di Iorio

Giuseppe Di Iorio ci dice: “Con Alfonso siamo veri amici ci lega stima, amicizia ed è il terzo incontro che facciamo a quattro mani”. Alfonso Crisci soggiunge: “Con Giuseppe, è un grande piacere vivere e condividere momenti come questi e tutti quelli che abbiamo ed avremo l’opportunità di realizzare. Quando c’è rispetto tra le persone diviene una cosa bellissima anche il poter confrontarsi, per condividere le varie etnie, le cucine diverse, le idee e non vedo il 4 mani come un volano pubblicitario, ma uno scambio di opinioni ed un vivere una o anche più giornate in amicizia, conoscendosi meglio anche come persona”.

Crisci da padrone di casa, si dice felicissimo dell’aver avuto la possibilità di dirigere la cucina dell’Oltremare, dopo le sue esperienze in territorio nolano, poi romano ed altrove e soprattutto è entusiasta della fiducia accordatagli dalle proprietarie della struttura che con il suo fare e la sua operatività creativa in cucina, ma anche per altro, ha fruttato ottimi risultati con il ristorante Donna Emilia all’ottavo piano e sta portando successi con l’Oltremare inaugurato a fine giugno 2024. Tranne qualche prodotto, come ad esempio la pasta secca della quale comunque

dessert Crisci

Crisci sceglie quella della più alta qualità, la quasi totalità di ingredienti che a Crisci occorrono per preparare tutto ciò che il ristorante offre dal pane al burro, ai dolci ecc. sono una ricerca dello chef che parte da Vesuvio con la linea montana del Pomodorino del Piennolo, il baccalà molto gettonato con i grandi importatori di Somma Vesuviana e ancor più proponibile nella zona di Amalfi una delle repubbliche marinare ed altri prodotti come il pesce di cui la costiera è ricca. Crisci afferma: “Dico sempre ai ragazzi miei allievi, dobbiamo essere bravi a non rovinare quello che la natura ci dona, perché l’80 % del lavoro lo teniamo fatto dai prodotti che utilizziamo, se siamo bravi ad utilizzare il restante 20% con consapevolezza ed attenzione sulle cose, vinciamo sicuramente. Noi, ad esempio, abbiamo l’eccellente pescato del giorno che serviamo evitando di servirlo con fondi pesanti, salse marcate e cercare di far restare integro il sapore del pesce. Abbiamo tre menù degustazione e cinque portate alla carta per ogni settore, antipasti, primi e secondi con una piccola dicitura sul menù: piatto dello chef, cosa molto importante perché, stabilendo un menù annuale, permette allo chef qualche modifica che è importante anche in cucina per tener desti ed interessati i suoi allievi, nella creatività che il maestro intende realizzare quel giorno.

Giuseppe De Girolamo

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