Sabato 16 maggio alle 21.00 Mario Romano Quartieri Jazz (nella formazione del Trio con Gianluca Capurro alla classica e Ciro Imperato al basso, che completeranno la trama di note tessuta dalla sua chitarra manouche) intraprenderà una nuova tappa del suo viaggio di scoperta tra il “Vino, la Storia e il Jazz… Partenopeo”.
Un viaggio dolce e suadente, come le nenie ed i canti d’amore che si espandono lungo le strade che dal cuore della città portano a mare. Ma anche rabbioso, per le tante, troppe occasioni mancate di un riscatto possibile.
Un viaggio, tra storia, miti e memoria, in compagnia dei brani di ‘E strade cà portano a mare, ma anche intensi pezzi estratti dal nuovo lavoro discografico “Le Quatto giornate di Napoli”.
A completare questo binomio tra musica e storia (con concerto e visita guidata agli ambienti del Tunnel Borbonico, in via D. Morelli, 40), una saporita degustazione (con prodotti a Km 0) offerta dalla Friggitoria Morelli, partner della serata.
Per info e prenotazioni: quartierijazz@live.it
C.S. SABATO 16 MAGGIO ALLE ORE 21.00 , UN VIAGGIO TRA MUSICA, STORIA E SAPORE.
SI SCENDERA’ A SCOPRIRE LE MERAVIGLIE DEL VENTRE DI NAPOLI IN COMPAGNIA DEL NEAPOLITAN GIPSY JAZZ DI MARIO ROMANO QUARTIERI JAZZ AL TUNNEL BORBONICO (VIA D. MORELLI, 40)
Napoli – L’appuntamento è per sabato 16 maggio alle ore 21.00, per l’ultima tappa in musica prima che spirino i venti autunnali.
L’antro da cui cominciare questo viaggio di scoperta del “Ventre di Napoli” di seraiana memoria è quello che dà accesso al partenopeo Tunnel Borbonico, in via Domenico Morelli, 40.
Un viaggio alla scoperta di storia e memoria che ha saputo affascinare anche lo scopritore dei misteri, nonchè grande divulgatore scientifico, Alberto Angela, novello Ulisse, tra miti e realtà.
Ed ecco, allora, una bella occasione, per vivere quei luoghi, e le loro suggestioni, dal vivo, assaporandone i battiti.
Un viaggio tra ombre e luci accompagnati dalle note del neapolitan gipsy jazz di Mario Romano Quartieri Jazz. Con lui e la sua chitarra manouche, ancora una volta ci saranno Gianluca Capurro, alla classica, e Ciro Imperato al basso, per un viaggio tra “Il Vino, la Storia e il Jazz… Partenopeo”.
Una musica, la loro, in grado di sprigionare le, ote giuste a seconda dei toni assunti dal racconto
di questa Napoli amata ed odiata da tanti poco o troppo conosciuta, derisa ed osannata.
Quella Napoli di cui Matilde Serao nella terza parte del suo “Il Ventre di Napoli” (che si chiama proprio L’Anima di Napoli” scrive
“Ecco, io ho bisogno di risorgere. Io non solo debbo vivere, ma debbo svolgere tutte le mie forze sociali ed individuali: ognuno dei miei cittadini […] deve avere lavoro, salute, protezione, educazione, e tutti o cittadini, e, io, Napoli, debbo prendere il mio posto bello, nobile, forte, nella vita operosa ed efficace moderna”.
Un appello accorato, giunto non dall’esterno e dall’alto bensì proprio da chi la città la viveva dall’interno, e che aveva visto fallire, per molti versi, quel Risanamento annunciato da Depretis. e continuava ad assistere invece, alla lenta ma inesorabile agonia di una città e del suo popolo, a cui abbandono e degrado, in barba alla legge “umana e sociale” non riconoscevano il ruolo di grande metropoli, al pari delle altre.
Questo stesso appello è possibile riconoscerlo nella rabbia per un riscatto mancato, mista alla dolcezza ed all’intensità che si prova per la donna amata, nelle note de “Le Quattro giornate di Napoli, ultimo lavoro discografico della formazione musicale partenopea.
Ma ci sarà spazio anche per tanti evergreen, che narrano le storie, il vociare e le dolci cantilene di quei vicoli che “dal cuore pulsante e vivo della città portano a mare”.
E’ tra quei vicoli che è possibile sentire risuonare una voce che chiama insistentemente “Cammen” (https://www.youtube.com/watch?v=rgLZqan66ek&feature=youtu.be), redarguendola a tornare a casa, che ormai si allungano le ombre della sera, pronta a diventare notte. O ancora sentire la forza ribollente di quel vulcano che torreggia sulla città, a volte gigante buono e dormiente, nume tutelare di antica memoria, altre volte tenuto guerriero.
sbuffante e collerico, pronto ad esplodere riversando all’esterno una rabbia repressa da decenni.
Un vulcano che custodisce nelle sue viscere un’anima maschile, quella del dio fabbro che forgiava splendide armature per gli dei, e quella femminile, di una Venere ammaliante e seducente, una Vesuvia, appunto.
A completare una serata che si annuncia “ricca di sapori” a 360 gradi, le leccornie preparate con prodotti freschi e genuini (a Km 0) dalla Friggitoria Morelli, partner della serata.
Formula all inclusive: concerto, degustazione e visita guidata con una quota di 15 euro.
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 3404893836 o mandare
una e-mail all’indirizzo quartierijazz@live.it
Per cominciare ad inoltrarsi tra le note del mondo di Mario Romano Quartieri Jazz è possibile visitare il sito: http://kimera6.wix.com/quartierijazz
Ufficio Stampa Quartieri Jazz: Dr.ssa Tania Sabatino
Mobile: 3205741842, e-mail: ufficiostampaquartierijazz@gmail.com