Teatro Politeama di Napoli. Al levarsi del sipario, una grande platea ha assistito alla Prima de: ”La cantata dei Pastori” di Peppe Barra e Paolo Memoli che da oltre quaranta anni e senza lasciare nulla al caso, porta in scena nei giorni natalizi le arcaiche origini della Natività nel racconto di Maria e Giuseppe la santa coppia in viaggio pericoloso verso Betlemme ostacolati dai Diavoli decisi a impedire la nascita di Gesù sconfitti poi dagli Angeli fino alla felice adorazione del Divino Bambino. Infine: Redenzione tra il sacro e il profano. Il Male che combatte contro il Bene. Repliche fino al 6 gennaio 2019.
Da oltre tre secoli non c’è Natale senza “Cantata dei Pastori” spettacolo liberamente ispirato all’opera teatrale sacra di Andrea Perrucci. Da oltre quarant’anni non c’è “Cantata dei Pastori” senza Peppe Barra.
La Cantata dei Pastori, testo di teatro gesuitico, scritto espressamente per contrastare la ‘diabolica’ Commedia dell’Arte. Il pubblico assiste a uno spettacolo fantastico, ricco di luci, penombre, chiaroscuri, di abilità circensi ed effetti sonori e musicali di elevato pregio artistico pur rispettando l’antica tradizione.
Una scelta scaturita dall’esigenza di rappresentare la magica notte del Natale e le sue origini, nelle svariate attitudini artistiche degli attori, dei figuranti, del corpo di ballo e dell’orchestra rigorosamente dal vivo, dove si evidenzia anche la sensibilità umana del regista, in questo caso di Peppe Barra protagonista anche nel ruolo di Strazzullo, personaggio voluto dal popolo napoletano nel 1698, dopo che l’opera dapprima nata come prosa e poi divenuta canto canonico, fu censurata dal clero perché considerata blasfema e pagana, per poi sparire completamente negli anni del fascismo.
L’opera fu poi riportata alla luce da Roberto De Simone e adottata e personalizzata definitivamente dalla “casa simbolica” dello stesso Barra e che ogni anno ospita circa dieci mila spettatori carpiti dalla seduzione immortale di cui essa è dotata e che continua ancora oggi. Un’opera barocca ma ironica, autoironica e surreale con protagonisti di spicco: Razzullo, lo scrivano sempre affamato e Sarchiapone, il barbiere fuggitivo, figura singolare nel suo genere. Una grande performance basata sull’improvvisazione, la cui tecnica si contraddistingue dall’attitudine artistica degli attori, di porre in risalto l’arte pirandelliana ossia la natura funzionale e illusoria che emerge nell’intera rappresentazione in cui prevalgono le mezze verità. Peppe Barra col suo tocco di stile, grottesco ed esilarante si concede, con brevi segmenti quando interagisce con gli orchestrali e qualche spettatore, prerogativa tipica di talenti del suo calibro.
La sua scelta di vita ossia l’amore incondizionato per la cultura, il canto, la musica e l’arte teatrale lo rende baluardo della tradizione partenopea conosciuta nel mondo e che resiste e si rinnova da secoli. Un grande evento culturale, mondano, ricco di luci, compagnia, divertimento e intimità con il suo linguaggio scurrile ma raffinato che identifica il Male che combatte contro il Bene in un continuo alternarsi di cambi di scena su un duplice palcoscenico, come in una misteriosa favola che incanta, emoziona col suo fascino immortale.
Personaggi e interpreti: Peppe Barra (Razzullo) protagonista e regista dello spettacolo. Con lui, in scena, Rosalia Porcaro (Sarchiapone), Maria Letizia Gorga (Zingara/Gabriello), Francesco Iaia (Demonio), Franco Castiglia (Cidonio), Enrico Vicinanza (Ruscellio), Francesco Viglietti (Armenzio), Biagio Musella (Diavolo Oste), Andrea Carotenuto (Giuseppe), Chiara Di Girolamo (Maria Vergine) e il piccolo Giuseppe De Rosa (Benino).
Le musiche sono di Lino Cannavacciuolo, la “Canzone di Razzullo” è di Roberto De Simone. Le scene sono di Tonino Di Ronza, i costumi di Annalisa Giacci, le coreografie di Erminia Sticchi. Assistente alla regia Francesco Esposito.
“La Cantata dei Pastori”. Repliche fino a domenica 6 gennaio 2019. Teatro Politeama di Napoli, in Via Monte di Dio 80. Orario spettacoli: tutti i giorni alle ore 21,00 – Le domeniche alle ore 18,00 – Giovedì 3 gennaio ore 18,00. Prezzi: Platea e palchi 1° livello € 35,00 – Palchi 2° e 3° livello € 27,00 – Informazioni sui biglietti sono disponibili al numero 0817645001 o telefonando al botteghino del Teatro Augusteo al 081414243.
Imma Amato