ANDI: assegnato il Premio Internazionale Doc Italy 6° edizione. A Palazzo Rospigliosi la premiazione dei 13 emblema delle Eccellenze italiane
Proprio di fronte al palazzo del Quirinale, a Palazzo Rospigliosi a Roma, si è data vita ad una memorabile serata nel corso della quale sono stati premiati 13 rappresentanti della 6° edizione del “Premio Internazionale Doc Italy”, istituito dall’ANDI (Associazione Nazionale Doc Italy). L’evento conclusivo delle attività 2018, dell’ANDI che la presidente Tiziana Sirna, ideatrice, realizzatrice e conduttrice, attualmente con un seguito di Ambasciatori del DOC ITALY per la varie professionalità che ciascuno di essi esprime, ha voluto creare con impegno e abnegazione, ha ottenuto un successo al di sopra d’ogni aspettativa, come in tutte le altre occasioni di incontri. Significativo è che la passione, il cuore, la volontà ed il desiderio di vedere esprimere sempre più la potenzialità che la nostra amata Nazione, possiede con le sue eccellenze enogastronomiche, culturali, artistiche in tanti campi come moda, spettacolo ed altro, venga espresso con tanto entusiasmo ed impegno, oltre che dalla Sirna, anche da tante persone geniali che danno lustro all’Italia intera. I due conduttori della serata, che in questa come in tutte le altre occasioni offrono gratuitamente alle manifestazioni dell’ANDI la loro professionalità ed impegno, la giornalista Rai1 “Camilla Nata” ed il conduttore di “Gustibus” programma in onda su La7 “Anthony Peth”, hanno ad inizio serata, chiamata sul palco l’altra passionaria di questo sodalizio, la Divina “Fioretta Mari” ed ancora un gran sostenitore del progetto ANDI Monsignor Luigi Casolini di Sersale. Le premiazioni sono iniziate con la consegna della pergamena con una significativa motivazione alla carriera per Rossella Izzo, che la Mari consegnandogliela, ha definita la vera protagonista del teatro e delle gradi attrici americane, soggiungendo queste serate ci danno la gioia di sperare che la cultura possa avere un futuro ed ha condannato la violenza imperante al giorno d’oggi. Sul palco anche un premio speciale che il maestro Marco Orlandi ha voluto consegnare alla Izzo come a tutti gli altri premiati. Fra i 13 premiati anche la presenza di personaggi campani come il Dott. Domenico Raimondo (Presidente del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana), e l’avvocato Gennaro Famiglietti che ha ricevuto il premio conferitogli quale Ambasciatore del Meridione, consegnatogli da Monsignor Luigi Casolini di Sersale, con la motivazione: ”Per l’impegno profuso nella promozione e tutela del Meridione e delle Sue Eccellenze. Per la passione e la devozione grazie alle quali nel 1997 ha fondato l’Istituto di Cultura Meridionale riuscendo a coinvolgere attivamente più alti e qualificati nomi in campo Culturale, Artistico, Economico e Politico, al fine di puntare una luce sulle Straordinarie Realtà che caratterizzano il Meridione d’Italia. Illuminandone il percorso e agevolandone la crescita”.La consegna di attestazioni meritorie è continuata con la Prof.ssa Alessandra Necci (scrittrice), il Maestro Bruno Aprea (Direttore d’Orchestra), gli Chef Claudio Saddlere Cristiano Iacobelli, la giornalista Donatella Gimigliano, l’attrice Elisabetta Pellini, l’artista HildeSoliani, l’imprenditrice Dott.ssa Enrica AmabaliaBaron, la stilista Sabrina Persechino, il Mercato delle Gaite di Bevagna e il Criminologo Vincenzo Maria Mastronardi premiato da l’atra portatrice della scuola di cinematografia e teatro in America oltre che in Italia ed Europa, la grande attrice Emanuela Metri.
Le ricchezze territoriali italiane dell’enogastronomia che è stato possibile gustare, mentre nel percorso fra i vari tavoli di presentazione delle stesse era possibile ammirare anche esposizioni dell’arte italiana evedere quanto i nostri connazionali sono in grado di realizzare, è stato un tutt’uno.
Un “Ritorno al Passato” con l’incredibile “Mercato delle Gaite”, un “Orchestra di Gusti, Profumi, Tradizioni e Maestri Magistralmente Diretti dalla Chef “Laura Marciani”. Prima dellepremiazioni come aperitivo, nell’intervallo della serata ed a termine della stessa con una cena di gala, i tanti artisti chef, panificatori, pasticcieri, produttori di prodotti caseari e salumi, aziende vinicole ed altre chicche, come cioccolatini e delizie del palato hanno messo ancora una volta in luce,tra applausi e commenti di particolare significato positivo, l’operato dell’ANDI e di tutti coloro che collaborano al progetto della Sirna.
Un’opera che mira alla proposizione e la divulgazione in Italia e nel mondo di quanto siamo capaci di realizzare con la nostra mente, forze, impegno, passione e gusto in una terra di sole, mare e monti con condizioni climatiche e terreni di particolari proprietà, vanto d’ogni singola regione dello Stivale.Questo 6° Premio Internazionale Doc Italy – Viaggio Attraverso l’Eccellenza, è stata una vera maratona di eccellenze, che ha fatto da preludio anche alla manifestazione di nomina e consegna fascia a tutti gli Ambasciatori dell’ANDI che avverrà a fine gennaio.
Alcuni dei quali, presenti al succitato evento, hanno ricevuto la fascia provvisoria oltre a poter già prendere vita nell’Associazione e fra essi ci sono 4 campani Salvatore Grasso vice presidente dell’Associazione pizzerie storiche di Napoli “Le Centenarie” con l’incarico di Ambasciatore delle pizzerie storiche, il vive fiduciario di Napoli dell’AMIRA MaîtreDario Duro, con l’incarico di Ambasciatore per l’Accoglienza ed il Bon Ton, Giuseppe Vitiello ambasciatore per la pizza Gourmet territorio casertano e Gino Sorbillo Ambasciatore per la storicità della Pizza. Una presenza di personaggi forse più alta in proporzione alle altre regioni, ma giustificatissima, basti pensare agli inconfutabili dati che vedono, proprio in questo 2018 che è l’anno del cibo italiano nel mondo, la nostra nazione possedere ben 5047 Specialità Alimentari Tradizionali, un record mondiale, con la Campania prima regione per numero di specialità agroalimentari tradizionalicon 515 bandieredel gusto ed inoltre detentrice di due riconoscimenti Unesco: la Dieta Mediterranea e l’Arte del pizzaiuolo napoletano.
Giuseppe De Girolamo