Domenica delle Palme, settantamila in San Pietro. Francesco: ”Chiesa, no mondanità, vanità, orgoglio”

All’angelus il Papa ha pregato anche per le vittime della tragedia aerea del volo della Germanwings. Giovedì 2 aprile sarà nel carcere capitolino di Rebibbia, dove durante la messa laverà i piedi a dodici reclusi e recluse in ricordo dell’ultima cena di Gesù.

Dopo la visita a Napoli dove aveva posto un forte accento sulla corruzione, questa volta Papa Francesco ha invitato la Chiesa a non farsi tentare da mondanità, vanità e orgoglio. L’ha detto durante la messa della Domenica delle Palme in Piazza San Pietro in apertura della settimana santa in cui si ricorda passione, morte e resurrezione di Gesù. “La mondanità – ha spiegato il Papa – apre la via della vanità, dell’orgoglio, del successo. Tentazioni proposte dal maligno anche a Gesù durante i quaranta giorni vissuti nel deserto. Tentazioni che Gesù respinge senza esitare. Con Gesù possiamo vincere grandi e piccole tentazioni”.
In una Piazza San Pietro gremita da oltre 70mila fedeli, Bergoglio come esempio di umiltà indica i tanti uomini e donne ogni giorno si dedicano a servire gli altri. Ha poi parlato dell’umiliazione di fratelli e sorelle discriminati e perseguitati perché cristiani, definiti dal Papa i martiri di oggi che fedeli al Vangelo non rinnegano Gesù e sopportano oltraggi e insulti.
All’uomo di Chiesa Papa Francesco ha indicato la via dell’umiltà quale strada di Gesù e spiegato che non c’è né un’altra, da cui ha invitato nella settimana santa che conduce alla Pasqua ad andare nulla strada dell’umiliazione di Gesù. Solo così sarà settimana santa per noi. All’angelus il Papa ha voluto pregare per le vittime della tragedia aerea sulle Alpi francesi del volo della Germanwings.
Il Pontefice giovedì due aprile, sarà quale prima volta nel carcere capitolino di Rebibbia, dove durante la messa in ricordo dell’ultima cena di Gesù laverà i piedi a dodici reclusi e recluse. Venerdì 3 aprile Francesco nella Via crucis chiederà perdono per i delitti umani e pregherà affinché si svegli la coscienza di quanti sottraggono diritti e dignità alle persone.