Una meta dei pellegrinaggi mondiali. Al Rotary Flegreo la storia del Santuario di Pompei – la cui prima pietra fu posata l’8 Maggio1876 – è stata rievocata da monsignor Pasquale Mocerino, rettore del Santuario, ospite a Palazzo Alabardieri del Rotary Flegreo.
Ad accogliere monsignor Mocerino, il presidente Enrico Troisi affiancato dalla moglie Fabrizia, il past president Gianmaria Brunese, il presidente Incoming Alberto Cavallo, il formatore esecutivo del Club Costabile Guida, il segretario Francesco Baratta, il segretario esecutivo Paolo Nagar, il prefetto Nella Baratta, il tesoriere Francesco Giovanni Viti, i consiglieri Giovanni Buonanno, Sergio Della Valle, Marcello Marrucci, Rino Merola, Mario Percuoco, Riccardo Satta Flores.
Il Rettore del Santuario, originario di Afragola, ha illustrato ai convitati in quanti settori e uffici si svolga la vita del Santuario e della comunità “in un percorso di corresponsabilità pastorale condiviso dai sacerdoti del presbiterio locale, in ordine al particolare carisma mariano della chiesa pompeiana e al suo servizio di carità tra le emarginazione sociali del nostro tempo.
La Madonna di Pompei, o Beata Vergine del Rosario di Pompei, è un quadro che attira ogni anno nella nostra cittadina più di 4 milioni l’anno di pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo, per rivolgere a Maria le proprie preghiere e ricevere una sua grazia, la quale consiste per lo più in un miglioramento della propria vita materiale o spirituale”. Effettivamente, il culto mariano è molto forte in tutta la Campania e nel Mezzogiorno, dove l’immagine della Vergine del Rosario è riprodotta, oltre che in santini e oggettistica, anche nel tunnel degli spogliatoi dello Stadio San Paolo dove gioca il Napoli Calcio.
il Rettore del santuario ha poi spiegato che “in due occasioni (la prima domenica di ottobre, il mese dedicato al Rosario e in cui ricorre la festa della Madonna del Rosario, il 7 ottobre) si recita la Supplica, scritta dal Beato Bartolo Longo nel 1883 come “Atto d’amore alla Vergine” e il cui testo è stato più volte modificato.
Alla costruzione della basilica nel 1876, proprio lì dove Bartolo Longo sentì la voce della Madonna, si intreccia la storia personale di Longo e l’acquisto quasi rocambolesco del quadro oggi venerato e via via nel tempo restaurato e arricchito (e poi privato) di numerose pietre preziose quali diamanti, zaffiri e 4 rarissimi smeraldi: il 13 Febbraio 1876 il dipinto fu mostrato per la prima volta, e già quel giorno si verificò il primo miracolo, la guarigione a Napoli di una ragazzina che l’illustre professor Antonio Cardarelli aveva giudicato inguaribile dall’epilessia. La voce si sparse in fretta e migliaia di fedeli giunsero a Pompei e si moltiplicarono le offerte per la costruzione del Santuario realizzato con pregiatissimi marmi sia all’interno che all’esterno della struttura.” Come Don Mocerino ha sottolineato, la devozione di tanti fedeli che accorrevano a Pompei contribuì alla “rivalutazione” del Rosario al punto che nel 1894 la costruenda chiesa fu eletta Basilica Pontificia, nel 1925 fu completato il campanile di 88 metri e negli anni ’30 la Basilica fu ampliata per meglio contenere le ondate di pellegrini che pregavano la Madonna dei miracoli, come testimoniano i migliaia di ex voto che si possono vedere all’interno del Santuario: la Basilica di Pompei riveste un ruolo così cruciale per il mondo cattolico da aver ricevuto la visita di ben 4 Pontefici, che vi hanno pregato durante la Supplica e vi hanno impartito la loro benedizione.
di Laura Caico