“L’educazione stradale è vita”. Questo è il motto che racchiude l’impegno del generale Giuseppe Salomone capo del compartimento della Polizia Stradale della Campania e del Molise, per salvare vite umane troppo spesso messe a rischio da imprudenze fatali, commesse alla guida di veicoli
Salomone: “Bisognerebbe impartire lezioni di educazione stradale sin dall’infanzia ai futuri automobilisti e non aspettare che arrivino all’età per frequentare il corso della patente – dichiara il valente ufficiale, intervistato nella sede del suo Dipartimento a Fuorigrotta – ma purtroppo neanche i pedoni che attraversano una strada lontano dai passaggi zebrati sanno che sono essi a dover dare la precedenza ai veicoli e non il contrario: ho constatato poi che si sta diffondendo la malsana abitudine di attraversare le strade parlando al cellulare senza prestare reale attenzione ai veicoli che sopraggiungono. Il cellulare – usato in modo aberrante in ogni fascia d’età – è la causa di molti incidenti anche al volante e bisogna dissuadere assolutamente i guidatori a distogliere gli occhi dal parabrezza per leggere o inviare sms: occorre una seria campagna di prevenzione da attuare costantemente nelle scuole, equiparandola, per così dire, alle materie di studio perché così si salverebbero molte vite, dato che i ragazzi anche giovanissimi, apprendono in fretta e potranno memorizzare indicazioni di base che saranno importanti nel loro futuro per scongiurare disgrazie.”
Originario di Frattamaggiore dove risiede tuttora, l’ex questore Salomone svolge da più di un trentennio la propria attività nell’ambito della Polstrada – una delle quattro Specialità della Polizia di Stato – precisamente dal 1985 con la nomina a funzionario del compartimento della Polstrada per la Campania e alla sezione di Napoli, per passare alla guida della Polstrada di Caserta, di Salerno, del compartimento della Polstrada della Basilicata, poi della Puglia e, infine, di Napoli:
Gli esordi della brillante carriera del generale Salomone datano dal 1972 con l’ingresso all’Accademia militare da cui è uscito per un tirocinio nella capitale e per assumere poi il primo incarico presso le Volanti di Milano nel 1976, per passare in seguito alle volanti di Napoli e entrare, infine, nella Polizia Stradale. Sposato con Brigida Caterinella e padre di Nicola funzionario aziendale e di Marco capitano dei Carabinieri.
Il generale Salomone coltiva l’hobby del modellismo statico costruendo automobili in miniatura ed è appassionato di tecnologia: esperto di computer, legge e assimila tutte le notizie relative ad apparecchiature telematiche all’avanguardia, che ama collegare fra loro. Sportivo di lunga data, corre e pratica sci e camminata veloce nei ritagli di tempo: ama scrivere poesie e ricordi di vita vissuta, trascorrere le ferie viaggiando e, pur se preferisce la montagna al mare, non disdegna di visitare città d’arte che ama conoscere nel corso di lunghe e distensive passeggiate.
Al generale, in procinto di lasciare il servizio attivo, chiediamo la sua opinione su Napoli e i napoletani come utenti del traffico e sui nodi cruciali della viabilità cittadina e lui afferma che “ a Napoli il rispetto del codice della strada è migliorato ma credo che i napoletani non siano veramente convinti della necessità di caschi e cinture di sicurezza ma che li adoperino in buona parte per paura delle sanzioni: il bravo autista è innanzitutto un buon pedone perché bisogna conoscere regole e precedenze e per questo vorrei coinvolgere anche i genitori degli scolari a cui facciamo lezioni di educazione stradale – dall’asilo alle superiori – a partecipare a riunioni incentrate sulla sicurezza viaria. Vorrei incentivare tavoli istituzionali quotidiani con la municipalità, porto, aeroporto, gestori preposti alla viabilità, per trovare soluzione ai tanti problemi della città, come la mancanza di grosse aree di parcheggio a prezzi accettabili in prossimità dell’area urbana, dotate di servizio navette frequenti e veloci, nonché la persistenza di zingari e ambulanti ai semafori che irritano gli automobilisti costretti a subirne l’insistenza a lavare vetri e a vendere di tutto: inoltre, sogno di vedere la sistemazione definitiva del lungomare afflitto da tante innovazioni, la conclusione dei lavori stradali che, con i troppi cantieri cittadini, rallentano pesantemente la scorrevolezza del traffico, la messa in sicurezza con pattuglie e posti di blocco (ove necessari) di zone critiche afferenti al cuore della terra di Partenope, per rassicurare i cittadini con la presenza delle nostre divise e della nostra professionalità, messa costantemente a servizio del loro benessere.”
di Laura Caico