Confcooperative Campania, Organizzazione di rappresentanza del movimento cooperativo in Campania ha partecipato attivamente e con attenzione alla due giorni “Chiesa e Lavoro. Quale futuro per i giovani del Sud ”, svoltasi a Napoli presso la Stazione Marittima, con la partecipazione dei vescovi del Mezzogiorno, in vista della Settimana sociale di Cagliari.
L’Organizzazione manifesta la sua disponibilità alla collaborazione e alla costruzione di reti, anche con le parrocchie e con le diocesi campane, per organizzare sui territori proposte formative e di avvicinamento all’impresa cooperativa, intesa come scelta consapevole, alla luce dei valori economici e sociali che in essa sono contenuti.
“Abbiamo partecipato con grande entusiasmo alla convention Chiesa e Lavoro, volta a fare il punto sull’occupazione giovanile nel Mezzogiorno. Come espresso dal Segretario generale della Cei Sua Eminenza Nunzio Galantino è importante fornire ai ragazzi passioni, ragioni per impegnarsi, più che offrire loro scorciatoie. Noi sosteniamo l’impresa cooperativa non come una strada più facile da perseguire ma come cultura, come pensiero. Bisogna accompagnare ed educare i giovani a scegliere la cooperativa con consapevolezza. La cooperativa è una forma di impresa attenta alla persona, che non delocalizza e pone il socio al centro di dinamiche decisionali e sociali. La cooperazione si semina, si insegna, si vive. I margini per farlo ci vengono offerti da settori oggi esplorabili, ovvero l’agricoltura, il turismo, i servizi, la gestione dei beni confiscati alla malavita. Settori che anche Sua Eminenza il Cardinale Sepe ha indicato come strategici per la nostra economia. Solo istruendo i giovani a mettere in rete competenze ed idee potremo rispondere ai bisogni emergenti e creare occupazione. Bisogna guidare i ragazzi ad intercettare i loro talenti, a fare squadra e a guardare verso traguardi condivisi, valorizzando creatività e responsabilità e sconfiggendo la cultura dell’individualismo” commenta il presidente di Confcooperative Campania, Antonio Borea.
E conclude:
“Uno studio del Censis commissionato da Confcooperative rivela che la fuga dei giovani dal meridione sta provocando danni per oltre 5 miliardi di euro. Un allarme che impone un’ulteriore responsabilità nell’affrontare il tema della disoccupazione giovanile, dello sviluppo del Sud e quindi di tutto il Paese. Confcooperative Campania è pronta a fare la sua parte mettendo a disposizione esperienze, strumenti, servizi e competenze. L’attenzione verso i giovani è tra le priorità della nostra Organizzazione, che ha messo su una rete di incubatori (Coop Up) per infondere i valori della cooperazione nei ragazzi orientati all’autoimprenditorialità. Guidare gli aspiranti cooperatori è parte integrante della nostra mission e siamo certi che se lavoreremo insieme, diocesi, parrocchie, Progetto Policoro, istituzioni locali e regionali, scuole, e tutte le altre organizzazioni coinvolte, potremo contribuire a disegnare un altro volto della Campania, quello dell’inclusione, del lavoro e della dignità umana”.