Mimo e Maschera, libro di Michele Monetta e Giuseppe Rocca

ajaxmailMimo e maschera, libro di MICHELE MONETTA e GIUSEPPE ROCCA. Prefazione di MARCO DE MARINIS. Postfazione di GLAUCO MARI. Presentazione allo spazio Libri&Caffè del Teatro Mercadante, venerdì 27 gennaio

IMG_2995 - CopiaVenerdì 27 gennaio alle ore 17.30 si terrà allo spazio Libri&Caffè del Teatro Mercadante la presentazione del volume  MIMO E MASCHERA. Teoria, tecnica e pedagogia teatrale tra Mimo Corporeo e Commedia dell’Arte, di Michele Monetta e Giuseppe Rocca, edito da Dino Audino editore, con la prefazione di Marco De Marinis e la postfazione dell’attore Glauco Mauri. Con gli autori, a moderare l’incontro sarà il critico de Il Mattino Fabrizio Coscia.

Un libro di formazione sul mimo, quello che Étienne Decroux chiamava “corporeo”, soprattutto perché contempla nell’azione tutta la figura. L’arte dell’espressività e della libertà della persona. E persona qui è non solo l’individuo fisico, ma anche quello che dice la sua etimologia e cioè maschera. Maschera di Commedia dell’arte, ma anche maschera come attitudine, postura, modo di configurare la colonna vertebrale. La pedagogia teatrale di Michele Monetta attua una minuziosa analisi delle posture, delle articolazioni, dei passi e di quasi tutti i movimenti fondamentali del nostro corpo. Queste tecniche di scomposizione e di riattivazione consapevole sono qui esposte in una sorta di grammatica e di sintassi, facilitate dai numerosi disegni e schemi inseriti nel testo.

Quanti di noi (uomini comuni o anche attori) si chiedono come si sta in piedi o come si trasla il peso da una gamba all’altra? Sono quasi degli assiomi: delle cose che si sanno senza bisogno di dimostrazione. E, invece, questo libro ci conduce per mano a considerare e – attraverso l’esperienza – a essere consapevoli della macchina, fisica ed espressiva, del nostro corpo.
Glauco Mauri nella postfazione precisa: “La mia profonda convinzione è che nel lavoro teatrale non esistono sezioni separate per raggiungere una “vera” interpretazione che per essere tale, deve possedere tutte le armoniche dell’anima e il palpito di una emozione sincera ma controllata. Il controllo del proprio temperamento non esclude la fantasia anzi le offre una sicurezza per affrontare anche le più pericolose difficoltà”.

Michele Monetta, allievo di Étienne Decroux, è un regista e un attore teatrale. Ha fondato a Napoli, con Lina Salvatore, l’I.C.R.A. Project, l’unica Scuola di Mime Corporel in Italia. Attualmente è docente all’Atelier Rudra-Béjart di Losanna, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma e alla Scuola del Teatro Nazionale di Napoli.
Giuseppe Rocca è laureato in Lettere e diplomato in Regia all’Accademia Silvio d’Amico, dove ha tenuto la cattedra di Storia dello Spettacolo. Ha insegnato inoltre all’Accademia di Belle Arti di Napoli. È regista e autore teatrale e radiofonico. Come sceneggiatore ha vinto due volte il Premio Solinas, Le Manuscript de Vercorin, il Premio Moravia, il Premio Flaiano e il Premio Bufalino.

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