Libera celebrerà la XX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie a Bologna il 21 marzo 2015
Ogni sua articolazione sta percorrendo “100 passi” verso tale meta. Il Presidio di Torre Annunziata “Raffaele Pastore e Luigi Staiano” ne ha già fatto uno il 13 febbraio scorso, presentando il libro “Peppino Diana, martire di Terra di Lavoro”, scritto dal vescovo emerito di Caserta, Raffaele Nogaro.
Ora, assieme al Caffè Letterario Nuovevoci, da anni impegnato Per la cultura Contro la camorra, facciamo un ulteriore passo verso la giornata del 21. E lo facciamo coinvolgendo i giovani, coloro che devono necessariamente essere responsabilizzati in prima persona in questo delicato e necessario percorso.
Mercoledì 18 marzo prossimo, infatti, dalle 17.00 alle 18.00, sul corso Vittorio Emanuele III, nei pressi della Chiesa dello Spirito Santo, i ragazzi delle scuole superiori di Torre avranno un loro spazio dove allestire una postazione in cui spiegheranno agli adulti la loro idea di legalità e di contrasto alle mafie. Verrà, inoltre, preparato un grande muro bianco sul quale tutti saranno invitati a lasciare un proprio messaggio sul tema.
Si confluirà poi nella chiesa, ove alle 18.30 sarà letto il manifesto contro tutte le mafie e si terrà il dibattito “I ragazzi ‘interrogano’ il magistrato”, in cui una studentessa e uno studente per ogni scuola saranno relatori e porranno domande al Dott. Corrado Lembo, procuratore della Repubblica di Salerno.
Al centro del nostro cammino ci sono i giovani e una città unita attraverso il loro imprescindibile contributo. I giovani sono il presente, non solo il futuro. È giusto ascoltarli fin da adesso.
Corrado Lembo nasce a Torre Annunziata il 13 settembre 1948, entra in magistratura nel 1975 ed il suo primo incarico è di giudice al Tribunale di Verbania; ne diventa poi sostituto procuratore e per alcuni mesi procuratore. Approda alla Direzione nazionale antimafia e vi rimane per dieci anni. Si occupa prevalentemente di appalti pubblici, in particolare a Salerno, Bari, Torino, Potenza, Genova. Nel 2008 è procuratore a Santa Maria Capuavetere, dal 2014 dirige la procura della Repubblica di Salerno.
Magistrato mite, riservato, preparatissimo, non ha mai inseguito giornali e tv, preferendo concentrare le sue enormi capacità in un lavoro discreto e penetrante, che ha consentito di palesare i purulenti intrecci fra mafie, imprenditoria e politica. La cultura pensante, la disinvolta apertura mentale, l’intelligente sensibilità lo hanno reso un fautore del diritto mite, del rispetto scrupoloso delle procedure, dell’eloquio brillante, coinvolgente, completo eppure semplice e chiaro.