Rogiosi editore: “Sei cose impossibili” libro di Guido Trombetti

copertina_trombetti_seicoseimpossibiliUniversità Telematica Pegaso – Palazzo Zapata, Sala degli Specchi martedì 8 Novembre 2015 ore 17.00 ROGIOSI EDITORE presenta il libro “Sei cose impossibili prima di colazione” libro di Guido Trombetti

pal-zapata-naNAPOLI. Martedì 8 novembre alle 17.00, la Sala degli Specchi di Palazzo Zapata, centro nevralgico dell’Università Telematica Pegaso, in piazza Trieste e Trento 48, ospita la presentazione dell’ultimo libro di Guido Trombetti “Sei cose impossibili prima di colazione” – Antologia di racconti che va ad aggiungersi ai fortunati romanzi “Quando meno te lo aspetti” e “Magellano e il Magizete”; nonché al carnet di giochi matematici “I segreti di Pitagora”. All’evento, insieme all’autore e all’editore Rosario Bianco, saranno presenti il Presidente dell’Università Pegaso, Danilo Iervolino, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università “Federico II”, Amedeo Lepore, Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, Pasquale Sabbatino, Ordinario di Letteratura Italiana presso al “Federico II”, e i giornalisti Antonio Corbo – La Repubblica – e Titta Fiore – Il Mattino. Introduce e modera l’incontro Francesco Fimmanò, Direttore scientifico dell’Università Pegaso.

IL LIBRO

Lewis Carroll era anche un matematico e non stupisce perciò che Guido Trombetti, a sua volta (e tra molte altre cose) accademico dei numeri, abbia pescato proprio in Alice il titolo di questo nuovo libro di racconti. Credere agli impossibili di cui ci narra non è poi così difficile e forte è la tentazione d’affezionarsi allo scheletro goloso di cornetti, a Filippo, gatto per caso, all’uomo che dovette arrampicarsi sul nido del cucù; oppure al cavalier Adolfo e Ottone il trovatore che duellano – da pagine diverse – a chi la spara più grossa, all’unica santa bionda del calendario, e con loro ai tanti personaggi che, come sberleffi incarnati, ammiccano al lettore da queste righe. Non di soli nonsense, però, vive un’antologia che sa farsi invece cruda, sanguigna, palpitante negli acquerelli di una Napoli abbacinante e ombrosa allo stesso tempo, in bilico tra uno ieri di capitomboli e guappi in fondo benevoli, arenili e cortili, bailamme e solitudini, matrimoni riparatori, torti riscattati; e un domani che potrebbe essere, forse, color del cielo.

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