TEATRO STABILE DI NAPOLI: GIORNATA TEATRI APERTI, 22 OTTOBRE…

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IL TEATRO STABILE DI NAPOLI/TEATRO NAZIONALE ADERISCE ALLA GIORNATA TEATRI APERTI DI SABATO 22 OTTOBRE PROMOSSA DAL MIBACT

Sabato 22 ottobre il TEATRO STABILE DI NAPOLI aderisce a TEATRI APERTI, l’iniziativa voluta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo volta ad incrementare il pubblico teatrale dei giovani.

Per tutta la giornata di sabato 22 sarà possibile ritirare alle biglietterie dei teatri Mercadante e San Ferdinando 1 coupon valido per un ingresso omaggio – per un totale di 100 coupon – a uno spettacolo a scelta tra quelli in cartellone al Ridotto, la sala dello Stabile dedicata alle nuove drammaturgie e ai nuovi autori; oppure 1 coupon valido per un ingresso omaggio – per un totale di 100 coupon – a una delle rappresentazioni dello spettacolo Mal’essere, dall’Amleto di Shakespeare, in programma al Teatro San Ferdinando dall’1 al 12 febbraio 2017, particolarmente adatto, per tematiche e messa in scena con il coinvolgimento di musicisti rap, al pubblico giovanile.

I coupon omaggio saranno distribuiti sabato 22 ottobre 2016 alle biglietterie dei teatri San Ferdinando (in Piazza Eduardo De Filippo, 20) e Mercadante (in Piazza Municipio) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.30 alle 19.30. – Info su www.teatrostabilenapoli.it

IL TEATRO STABILE DI NAPOLI/TEATRO NAZIONALE ADERISCE ALLA GIORNATA TEATRI APERTI E ALTRI LUOGHI PER LO SPETTACOLO DAL VIVO

PROGRAMMA

Sabato 22 ottobre il TEATRO STABILE DI NAPOLI aderisce a TEATRI APERTI, l’iniziativa voluta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali volta ad incrementare il pubblico dei giovani. Per tutta la giornata sarà possibile ritirare alle biglietterie dei teatri Mercadante e San Ferdinando: 1 COUPON valido per un ingresso omaggio a uno spettacolo a scelta tra quelli in cartellone al Ridotto, sala dedicata alle nuove drammaturgie e autori; oppure 1 COUPON omaggio a una delle rappresentazioni di Mal’essere, dall’Amleto di Shakespeare,in programma al Teatro San Ferdinando dall’1 al 12 febbraio 2017; spettacolo particolarmente adatto, per tematiche e messa in scena con il coinvolgimento di musicisti rap, al pubblico dei giovani. Per consentire al numero più ampio di spettatori di accedere all’iniziativa non sarà possibile ritirare più di un coupon a persona. I biglietti saranno distribuiti ESCLUSIVAMENTE sabato 22 ottobre 2016 al Teatro San Ferdinando e al TeatroMercadante dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 17.30 alle 19.30. – Info su www.teatrostabilenapoli.it

RIDOTTO STAGIONE 2016 > 2017 – 8 > 13 novembre 2016 RITORNO A POMPEI di Amélie Nothomb – adattamento e regia Alessandro Maggi con Anna Ammirati, Alberto Fasoli – scene e costumi Marta Crisolini Malatesta – luci Gigi Saccomandi – collaborazione alla drammaturgia Federica Iacobelli – produzione Teatro Stabile di Napoli – Autrice di romanzi che ogni anno in Francia volano ai vertici delle classifiche, AmélieNothomb scrive storie nitide e feroci, talvolta surreali e inaspettatamente esilaranti, esprimendo inafferrabilità e leggerezza, mostrando ora se stessa ora il suo personaggio di scrivente. – Alessandro Maggi adatta per il teatro il suo Ritorno a Pompei, romanzo basato su un dialogo serratissimo e sull’apparente assurdità di un viaggio avanti nel tempo: “lei, giovane scrittrice del nostro tempo, ambiziosa e tenace, catapultata improvvisamente nel futuro a causa della sua paradossale intuizione su un presunto ‘movente’ dell’eruzione vulcanica che distrusse Pompei nel 79 d.C. (che è singolare antefatto allo sviluppo della storia), si trova al cospetto di lui, uomo netto e fortemente persuasivo, fervente fiamma di una ‘intellighenzia altra’ che è al vertice dello stato sociale di un plausibile ventiseiesimo secolo e che è causa del suo forzato slittamento temporale”.

22 – 27 novembre 2016 IL BACIAMANO di Manlio Santanelli – regia Giovanni Esposito con Susy De Giudice, Giulio Cancelli – costumi Rossella Aprea – scene Luigi Ferrigno – effetti video Davide Scognamiglio – progetto luci Nadia Baldi – collaborazione musicale Elio Manzo produzione Teatro Segreto – Il baciamano di Manlio Santanelli, afferma Giovanni Esposito, immerge due mondi apparentemente opposti immersi in un contesto di guerra dove la disperazione costruisce armi con la ferale meccanica del tutto è concesso.Ma allorché questi mondi stringono fra loro un intimo contatto, al riparo dasguardi giudicanti, la loro asse di rotazione si sposta. Le abituali prospettivemutano e le asserite certezze si rivelano in tutta la loro effimera volatilità,rendendo disperata la ricerca di una via d’uscita. Un gesto ammirato,sognato, un baciamano, diventa l’opportunità per consolidare il cambio di prospettiva. Mutare pelle e diventare quello che si poteva essere. Due anime che arrivano a sfiorarsi l’un l’altra, finché una voce, un suono, basta a farle rifuggire entro gli antichi confini, di nuovo costrette nell’antica e stratificataarmatura. Il sommovimento ha però lasciato delle crepe attraverso le qualisembrano germinare i semi di un mutamento forse definitivo.

6 – 11 dicembre 2016 MAMMA di Annibale Ruccello – regia Gerardo D’Andrea con Antonella Morea produzione Associazione Teatro Positano Eventi Mediterrane. Quattro monologhi dove mamme malefiche raccontano ancora fiabe e che poi via via si trasformano nei vari episodi in figure irrimediabilmente corrotte dai mass-media, una folla di donne attorniate da ragazzini che si chiamano Deborah, Samanta, Morgan, nelle cui conversazioni si confondono messaggi personali, echi televisivi, slogan di rotocalchi; dove la pubblicità si sovrappone alle confidenze – le telenovelas alla sfera privata e gli inni liturgici alle canzonette di Sanremo. A interpretare questi deliri verbali, fondati sulla contaminazione e alterazione del linguaggio, l’attrice Antonella Morea e ad accompagnarla, una fisarmonica, un violino e un sax.

 17 – 22 gennaio 2017CALCEDONIO di Manlio Santanelli – regia Orlando Cinque con Federica Aiello, Giuseppe Cantore, Orlando Cinque scenografia Accademia di Belle Arti di Napoli – costumi Alessandra Gaudioso – luci Cesare Accetta – musiche Luisa Boffaproduzione Teatro Stabile di Napoli – Orlando Cinque interpreta e firma la regia di Calcedonio, testo del 1989 di Manlio Santanelli.
“Una coppia non più giovane, marito e moglie, invita a cena un vecchio amico”, racconta Cinque in una sua nota. “Quando gli argomenti cominciano a scarseggiare, e si avvicina il momento dei saluti, il discorso finisce, in modo apparentemente casuale, su Calcedonio, enigmatico compagno di liceo dei tre di cui si son perse le tracce. Il successivo tentativo di ricostruirne l’età e la biografia darà il via ad un rocambolesco e divertentissimo gioco di calcoli, deduzioni e supposizioni, che, saccheggiando la Storia ufficiale, tenta di restituire un senso alla storie private dei tre amici. – Calcedonio è un thriller esistenziale, immerso in una disperata ironia, in cui però “l’assassino” è già noto, non viene mai nominato, quasi rimosso; ma ciò che si cerca di scoprire è invece chi sia la “vittima”: cosa è andato perduto per sempre, quali sono le promesse non mantenute che rendono invivibile il presente, a cosa o chi si deve dire addio e cosa invece si può ancora salvare, cosa possiamo perdonare, cosa dobbiamo riconoscere perché si possa prendere serenamente congedo dal passato ed aprire una pagina nuova nella propria vita e nel proprio tempo”.

 7 – 12 febbraio 2017 – COSA VEDI – drammaturgia e regia Mirko Di Martino con Titti Nuzzolese, Pino L’Abbate – produzione Teatro dell’Osso – Mirko Di Martino con il suo spettacolo racconta le storie di tre coppie impegnate nella dolorosa ricerca di qualcosa che sempre sfugge, tre diverse relazioni che hanno la stessa consistenza di altrettante illusioni ottiche. Due attori interpretano i sei personaggi in un gioco di specchi che moltiplica i piani della visione: attori che interpretano personaggi che fingono, che mentono, che ingannano. Realtà e finzione si confondono fino a scambiarsi l’una con l’altra, le certezze svaniscono lasciando il posto all’ambiguità, la cifra che unisce teatro e verità, amore e sogno. E come in tutte le illusioni ottiche, anche nell’amore, quando alla fine si scopre la vera realtà delle cose, la visione non cambia: l’inganno vince.

21 – 26 febbraio 2017  – LIQUIDO testo e regia Marcello Cotugno con Valentina Acca, Salvatore Cantalupo, XhildaLapardhaja, Serena Marziale in video Alfonso Postiglione scenografia Accademia di Belle Arti di Napoli – produzione Teatro Stabile di Napoli – Marcello Cotugno firma la regia del suo testo intitolato Liquido, nato da una riflessione sul disgregamento del concetto di famiglia e sui possibili mutamenti delle relazioni affettive e degli equilibri generazionali in un futuro prossimo. Il protagonista, Guido, si ritrova pensionato, con una moglie distante e due figlie ostinatamente estranee: in seguito all’improvvisa morte della moglie, preda di un crescente senso di inutilità e vittima del sottile disprezzo delle ragazze, decide di sparire. Va in oriente per sottoporsi a una terapia sperimentale che promette di sciogliere i nodi e i dolori di un’intera esistenza. Tra ciarlataneria e cyber cultura, il Dottor Hao, guru e terapeuta giapponese, immerge i pazienti in una sorta di liquido amniotico per riportarli al grado zero della propria coscienza, intatti dalle ferite della vita. Dopo un anno di terapia, Guido torna a casa. Forse è davvero “guarito”, forse il suo viaggio ha avuto la funzione di un potente placebo sciogliendo le tensioni d’una vita, certamente appare un altro uomo, deciso fino alla spietatezza, anaffettivo, animato da un’energia incontenibile.

14 – 19 marzo 2017 GIUSEPPE Z. – testo e regia Peppino Mazzotta con Marco Di Prima, Salvatore D’Onofrio, Peppino Mazzotta, Giulia Pica – scenografia Accademia di Belle Arti di Napoli – disegno luci Cesare Accetta – produzione Teatro Stabile di Napoli – Peppino Mazzotta firma la regia del suo Giuseppe Z. definendo il protagonista un uomo semplice, tutto istinto e naturalezza. Uno di quei “poveri molti, infelici e stolti, di padri infelici e stolti, che non vuole lasciarsi dominare perché sa che la servitù non è necessità né fatalità né virtù. Uno di quegli incredibili, inconcepibili, inammissibili matti che non si possono rieducare né paternamente legittimare.” – Un idiota che assomma in sé un misto di intuizione, simpatia e bontà. Un umile che non conosce la resa, l’educazione o l’obbedienza. Un invisibile che si intromette di prepotenza nella storia rischiando di cambiarne il corso.

28 marzo – 2 aprile 2017 – TOMCAT di James Rushbrooke– traduzione Roberto Vertolomo – regia Rosario Sparno – con Francesca De Nicolais, Fabiana Fazio,  Luca Iervolino, Elisabetta Pogliani, Rosario Sparno – costumi Alessandra Gaudioso – disegno luci Riccardo Cominotto – scene Enrico de Capoa – sonorizzazioni e musiche Massimo Cordovani – disegni Micaël – progetto della Compagnia Bottega Bombardini – produzione Teatro Stabile di Napoli, Casa del Contemporaneo – Rosario Sparno firma la regia di Tomcat, testo di drammaturgia contemporanea inglese che ha vinto il premio Papatango 2015, inedito in Italia. “In un futuro prossimo – spiega Sparno in una sua nota – il mondo è migliore di adesso. Malattie e disfunzioni sono state debellate. Ma qualcosa, qualcuno, ancora sfugge. Nel DNA dell’adolescente Jesse c’è un pericolo. Qualcosa che va studiato e curato. A qualunque costo. Per il bene di tutti. – Il titolo fa riferimento allo stato d’animo della protagonista che sente di essere – e di fatto è – un animale domestico, una cavia, sia per i medici, che la studiano, che per Tom, il suo infermiere. Jesse è “l’innocente”, nella quale sembra di scorgere una moderna Ifigenia, vittima sacrificale per il bene della collettività. Il testo esplora i labili confini etici della ricerca scientifica, ponendo nello spettatore inquietanti quesiti anche sull’aborto e la sanità mentale. Fin dove è lecito spingere la ricerca?
18 – 23 aprile 2017 ALL IN IL GIOCO PUO’ CAUSARE SOLITUDINE di Roberto Nugnes – adattamentoGeremia Longobardo, Gennaro Di Colandrea, Giuseppe Miale Di Mauro – regia Giuseppe Miale Di Mauro con Gennaro Di Colandrea, Geremia Longobardi – produzioneAssociazone Culturale Marina Commedia in collaborazione con Teatro Stabile di Napoli – Giuseppe Miale di Mauro firma la regia di All in. Il gioco può causare solitudine, un testo su uno dei problemi sociali più attuali, la dipendenza dal gioco d’azzardo. “All in – spiega il regista in una sua nota – per i giocatori di poker significa giocarsi tutto, con la concreta possibilità di non poter tornare mai più indietro. E lo spettacolo è proprio la tragicomica storia di due amici, Ernesto e Ruggero, che vivono in maniera totale, ossessiva e conflittuale la loro solitudine e che non possono più tornare indietro: si attraggono e si respingono, litigano e fanno pace, come rinchiusi nella gabbia della loro vita. L’ottimismo osceno del giocatore contro il pragmatismo realistico e prudente dell’amico di sempre. Fino all’ultima scommessa. Fino all’ultimo confronto, fino al punto del non ritorno. Della loro amicizia e forse… della loro vita. ‘Perché il gioco dovrebbe essere peggiore di qualunque altro modo per far quattrini come, per esempio, del commercio? Vero è che su cento, uno solo vince, ma a me che importa?’ (Fëdor Dostoevskij)”.
 2 – 7 maggio 2017 EVA di Januaria Piromallo – regia Alessandra Felli con Teresa Saponangelo – produzione Teatro Stabile di Napoli

Alessandra Felli firma la regia di Eva riduzione teatrale del romanzo di Januaria Piromallo, Il sacrificio di ÉvaIzsák, ricostruzione della vicenda della giovane ebrea ungherese, morta suicida nell’estate del 1944 nella grande foresta di Debrecen. Eva è una giovane militante del movimento sionista HashomerHatzair (la Giovane Guardia) e proprio nella piccola cellula di resistenti di Nagyvárad, incontrerà la futura stella dell’epistemologia moderna, ImreLakatos, che oltre ad accoglierla e proteggerla, decreterà anche la necessità del suo suicidio. “Il sacrificio di ÉvaIzsákracconta innanzitutto una storia che ha tutto il sapore del disincanto” spiega la Felli. “Le grandi narrazioni cui la cultura moderna ha dato i natali per legittimare il proprio ordine, senso e realtà, quali illuminismo, idealismo e marxismo, sono giunte a compimento. Nella vicenda di Eva deflagrano i principi di moralità e giustizia, quei presupposti che sono fondamento e garanzia di ogni patto sociale che si stabilisce tra gli individui appartenenti a una stessa comunità. Il racconto delle peripezie di Eva, che segue passo dopo passo le tracce di una storia esemplare, tipica di una dottrina che ha reinterpretato il marxismo, è ricolmo di personaggi che hanno completamente perso il proprio senso etico. Se una comunità perde il senso dell’etica perde irrimediabilmente con esso anche il senso del tragico. Questo è il testamento che il pubblico è chiamato a custodire, diventando l’ultimo depositario di una staffetta di testimonianze che hanno attraversato la Storia”.

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