Ospitata da Gino Sorbillo, nella particolare e riservata sala, che la sua più storica pizzeria in via dei Tribunali a Napoli possiede, la “sala quattro tavoli” al piano sottostante del famoso ed accorsatissimo locale, patria e regno della Vera pizza napoletana, ha preso il via con il benvenuto agli ospiti espresso dal Gran maestro pizzaiolo la produttiva serata FIS.
Non tanta gente che fa confusione, ma poche persone che intendono costruire attraverso la storia proiettata verso un futuro di conoscenze di passato con l’evoluzione che i progressi di vita impongono, una più ampia competenza del buon bere abbinato all’ottimo mangiare, cosa condivisa anche dall’attore Marco Luongo presente alla serata.
L’accoglienza riservata da Sorbillo in questa sua particolare sala creata per ospiti illustri che hanno bisogno di momenti di praivasi, ma anche di personaggi che intendono approfondire in un ambiente idoneo la cultura dell’enogastronomia, come lui afferma aperta solo per particolari circostanze di ospitalità, quell’ospitalità innata nei napoletani ed ancor più nella famiglia Sorbillo, sala che nonostante le lunghe code continue di clienti che desiderano entrare in pizzeria, lui lascia sempre chiusa per aprirla solo al tipo di ospiti suddetto, ha voluto essere anche il riconoscimento ai lavori serali organizzati dalla superdinamica Romina Sodano Fiduciaria napoletana della Fis (Fondazione Italiana Sommelier) presieduta in campo nazionale da Franco Maria Ricci. Romina, affascinante per bellezza fisica ed attraente per le sue proposte di impegno allo sviluppo della regione che tanto ama, fino ad averla scelta come sua sede di vita: la Campania, ha organizzato unitamente alla nuova presidente della FIS Campania Veronica Iannone, altra bella, simpatica e cordiale emblema del nostro mondo femminile, che insieme a lei intende sensibilizzare le giovani generazioni, la presentazione del 2° corso professione sommelier che prenderà il via l’8 Novembre all’Hotel Bellini.
La Sodano, ha unito alla presentazione del corso, l’annuncio di un suo nutrito programma ben elaborato inteso a sviluppare il raggiungimento di obiettivi di professionalità a partire dagli alunni degli istituti alberghieri e comunque con una grande presenza giovanile, perché possa il suo lavoro essere un impegno a costruire per le nuove leve del settore dell’accoglienza, un certo lavoro buono e bello e di costante interesse. Come ha affermato Sodano:” Napoli è una città che vive di emozioni, una città in grado di sorprendere sempre … , desiderosa di cultura! Il presidente Regionale mi ha incaricato di coordinare proprio Napoli nella diffusione della cultura del vino e dell’olio … E io non intendo deludere le aspettative!”. La dimostrazione immediata del suo volere ottemperare all’impegno programmatico offertole dalla Iannone, Romina Sodano l’ha espressa con il volere e sapere ben assolverlo, partendo proprio dalla serata della quale si parla ed alla quale hanno partecipato oltre a diversi giornalisti della stampa specializza del settore, anche istruttori del prossimo corso di sommelier come il noto Fabio Oppo che ha egregiamente, e con la sua grande esperienza, introdotto i presenti ad una degustazione di vini che le Cantine Sullo di Castelvetere sul Calore AV, hanno appositamente portato proprio per offrirli ai particolari ospiti e conoscere in merito le loro impressioni. Quel nettare di Bacco autentico e non costruito, prodotto con passione per la coltura della vite, il rispetto per i tempi della natura, il radicamento con un territorio scontroso, ma generoso, fattori che hanno rappresentato il movente per realizzare e coltivare vigneti in zone anticamente elette. Si è potuto così degustare poggiandolo sulle stupende e gustose pizze elaborate da Sorbillo, che a nostro avviso richiedono un buon bicchiere di buon vino anzichè di birra come solitamente avviene, l’aglianico delle cantine Sullo. Un vino unico di una azienda che ha scelto di coltivare nei suoi vigneti, situati ad un’altitudine che varia dai 400 ai 600 metri s.l.m. e influenzati da un clima determinante per una corretta e sana maturazione delle uve, esclusivamente l’aglianico, il principale vitigno a bacca nera del Meridione d’Italia che in Campania è alla base del vino D.O.C.G. Taurasi. Le tre tipologie di vini presentati “Margheriti”, Irpinia Aglianico Doc, “Imperfetto” Irpinia Campi Taurasini Doc e “Rossoribelle” Taurasi Docg, hanno costituito la verticale della serata, dimostrando ancora una volta che il così detto da tanti “Barolo del Sud”, non solo non ha nulla da invidiare al più famoso vino piemontese, ma per certi versi ne esalta sentori e sapori ineguagliabili che per tanti possono superare addirittura le eccellenze nordiche, come nel caso di quelli assaporati nella serata citata, ovviamente se prodotti con impegno, passione e dedizione, usando per l’invecchiamento botti di castagno come vuole la tradizione più antica per 18/24 mesi ed il successivo passaggio in barrique per circa un anno, come afferma Antonio Doc D’Agostino enologo e factotum dell’azienda che accompagna anche i clienti che si recano sul posto per visitare la cantina ed acquistare bottiglie, realizzando un porta a porta della commercializzazione di vini di eccellenza.
Giuseppe De Girolamo