Si è chiusa con un nulla di fatto l’assemblea indetta dalla CGIL sul rinnovo contrattuale dei lavoratori precari, svoltasi all’Istituto “Pascale” di Napoli fra sindacati e amministrazione. Esplosa la protesta. Proclamato lo stato di agitazione anche del Crom di Mercogliano
Non ha sortito alcun effetto positivo l’assemblea pubblica indetta dalla Cgil Funzione Pubblica e dalla Nidil di Napoli, nell’ambito della Settimana Europea della Ricerca, per discutere della preoccupante situazione che stanno vivendo i lavoratori precari dell’Istituto. E’ stato pertanto proclamato lo stato di agitazione in rapporto all’imminente scadenza dei contratti di lavoro a progetto o a collaborazione rivolti al supporto delle attività di ricerca e per l’assistenza dell’unico IRCCS pubblico della Regione Campania.
La grave situazione del “Pascale”, è il risultato della normativa in materia di contratti di lavoro, recentemente modificata dal Governo con il «Jobs Act» e da ulteriori decreti, non permetterà di prolungare o stipulare nuovi contratti, a partire dal primo gennaio 2017.
Maria Antonietta Ciaramella (consigliere comunale) e il deputato Leonardo Impegno, ascoltato le sollecitazioni dei precari si sono impegnati a porle all’attenzione del Governo Regionale e Nazionale.
In compendio entro il 31 dicembre 2016 scadranno i contratti a circa settanta operatori del «Pascale», ma non è tutto, fra gennaio e febbraio 2017, altri cento lavoratori subiranno identica negazione del diritto al lavoro facendo perdere alla ricerca oncologica oltre duecento lavoratori precari.
I sindacati chiedono alla direzione strategica del “Pascale” l’attivazione dei procedimenti atti a consentire la proroga dei contratti a progetto co.co.co. e a tempo determinato esistenti in Istituto almeno a tutto il 31 dicembre 2018, per evitare l’imminente blocco delle attività di ricerca e di assistenza cui va incontro il principale IRCCS dell’Italia meridionale. In secondo luogo quella di porre rimedio alla situazione investendo Ministero della Salute e governo della Regione Campania che dovranno intervenire a breve dal punto di vista normativo sulla questione.
Infine l’assemblea di comune accordo ha votato un documento denuncia sottoscritto dai sindacali Cgil, Cisl, Uil, Fials e Fsiin cui si chiede la proroga dei contratti in essere e l’avvio di un percorso stabilizzante del personale precario minacciando in caso contrario di attivare altre forme di protesta.