“Il Percorso del gusto”, evento tenutosi all’Istituto Grenoble di Napoli, presentato da Jean-Paul Seytee console generale di Francia nell’ambito della “II edizione di Goût de France/Good France”
“Il Percorso del gusto”, omaggio ai sapori della cucina francese”, alle sue capacità d’innovazione e ai valori condivisi di convivialità tra Italia e Francia
In occasione della II edizione di Goût de France/Good France l’Istituto francese di Napoli, in collaborazione con l’Ordine dei Discepoli di Escoffier Campania, con presidente Nicola Di Filippo ha realizzato “Il Percorso del Gusto”. Alla manifestazione ha partecipato anche Giuseppe De Girolamo, giornalista enogastronomo e socio onorario dei discepoli Escoffier. In tutto il mondo, 150 gli ambasciatori hanno celebrato la gastronomia francese con una cena dal Goût de France nel primo giorno di primavera (21 marzo 2016). Più di 1.500 chef su cinque continenti hanno celebrato la gastronomia francese. Per ingrandire le foto cliccare sopra
Anche i Consolati e gli Instituts français in Italia si sono associati all’iniziativa: a Napoli, agapes per tutta la giornata con l’Ordine dei Discepoli di Auguste Escoffier Campania, dell‘Institut français di Napoli.
Napoli. L’evento è stato presentato nel teatro dell’Istituto Grenoble in Via Crispi dal console generale di Francia: Jean-Paul Seytee, e dallo chef Nicola di Filippo delegato regionale campano dell’Associazione Internazionale dei Discepoli Auguste Escoffier. Sono state esibite creazioni culinarie dagli chef campani discepoli Escoffier, quali: Carmela Abbate, Alfonso Benincasa, Angelo Borrelli, Maria Rosaria Canò, Raffaele Capparelli, Ciro Cerqua, Maurizio Elefante, Felice Franzese, Domenico Lucignano, Giuseppe Spina.
Sul palco del teatro si è poi assistito a un “Cooking show” (cucina dal vivo) con l’esibizione di Felice Franzese, chef che ha preparato una specialità culinaria francese seguita da applausi del pubblico in platea. La manifestazione è stata animata da varie tappe sul tema della gastronomia francese, introdotte da un incontro con Giovanni D’Avola, autore del primo Dizionario francese-italiano dei verbi concernenti la gastronomia. Hanno fatto sguito creazioni culinarie d’ispirazione francese, interpretate di famosi chef campani discepoli Escoffier.
Due ateliers in lingua francese hanno mostrato i prodotti e le ricette dei nostri terroirs. Vari stand hanno accolto il numeroso pubblico per soddisfare le papille gustative con prodotti francesi (terrine, formaggi, confetture, cioccolati), incluso un repertorio di champagne, e un assaggio di vini campani.
Gli artrefici dei sapori francesi e campani a confronto con assaggi sono stati: FIER CE FÎT con ampio repertorio di Champagne illustrato da Cristina WIllemsen, IL PRINCIPE DI FRANCIA, specialità francesi con Edoardo Duilio, SAVENCIA FROMAGE & DAIRY ITALIA, 60esimo anniversario di Caprice desDieux, VALRHONA, degustazione di cioccolato, VILLA MATILDE, vini campani.
Simili cene con menù “francesissimo” si sono pertanto realizzate in tutta Italia a iniziare da Roma con l’Italia ospite d’onore a Palazzo Farnese sul tema “Cucina aperta”. Evento presentato il 28 gennaio scorso dal ministro francese degli Affari esteri e dello Sviluppo internazionale e dallo chef Alain Ducasse, con il supporto di Philippe Faure, presidente di Atout France, 1.500 ristoranti, circa settanta in Italia, che sui cinque continenti hanno aderito a questa seconda edizione di Goût de France/Good France svoltosi appunto il 21 marzo.
Ogni ristorante partecipante all’evento ha reso dunque omaggio ai sapori della cucina francese, alle sue capacità d’innovazione e ai valori che trasmette: condivisione, piacere, rispetto del bien-manger, dei suoi contemporanei e del pianeta – tema caro all’Expo Milano 2015 e ovviamente alla Conferenza Parigi Clima di dicembre.
A Roma, è stato Annie Féolde, chef-owner del ristorante Enoteca Pinchiorri di Firenze, su invito dell’Ambasciatrice Colonna, a preparare un menù “francesissimo” per gli ospiti dell’Ambasciata, affiancata l’Executive chef Riccardo Monco e da Alessandro Della Tommasina chef di cucina. Annie Féolde è la prima donna ad aver ottenuto tre stelle Michelin in Italia e la quarta donna al mondo. A Milano, la giornata si è tenuta all’Hotel Principe di Savoia (nella lista Good France): lo chef Christian Etienne, una stella Michelin, ha preparato un menù speciale in collaborazione con lo Chef del Principe di Savoia.
Anche l’Italia è stata ospite d’onore per rendere omaggio ai valori condivisi di convivialità tra Italia e Francia. L’ambasciatrice Catherine Colonna continuerà ad aprire l’Ambasciata francese alla gastronomia italiana grazie a “Cucina aperta” nel corso del 2016. Com’è avvenuto l’anno scorso, la cucina di Palazzo Farnese, a Roma, sarà a disposizione di tre chef italiani, che partecipano a Goût de France/Good France, e alla loro cucina. La gastronomia e l’enologia sono citate da quasi un terzo dei turisti internazionali tra gli elementi principali che hanno motivato i loro viaggi in Francia, prima destinazione turistica mondiale. L’operazione Goût de France offre cosi l’opportunità di scoprire l’art de vivre alla francese e i prodotti del territorio, valorizzando la destinazione Francia.
Salvatore Cuozzo