Scompenso cardiaco, a Napoli il camper dell’Aisc. Visite gratuite e prevenzione per individuare precocemente i sintomi della malattia
Lunedì, 18 ottobre, il camper dell’Associazione italiana scompensati cardiaci (AISC) farà tappa a Napoli, presso l’Istituto Antoniano dei Padri Rogazionisti, in viale dei Pini 53, a Napoli, dalle 12 alle 18.
L’iniziativa, realizzata da AISC con il patrocinio morale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, è partita il 28 settembre dalla piazza di Montecitorio e ha fatto tappa in tutta Italia ed è volta a diffondere la conoscenza dello scompenso cardiaco, non sempre recepito come vera e propria patologia, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione alla identificazione precoce dei sintomi e, soprattutto, alla sua prevenzione, promuovendo l’adozione di un corretto stile di vita e un’appropriata aderenza terapeutica.
Il camper sarà adibito ad ambulatorio e il personale medico e infermieristico a bordo effettuerà visite cardiologiche di controllo per identificare i fattori di rischio per lo scompenso cardiaco e, grazie al contributo della Fondazione italiana del rene (FIR), per la malattia renale cronica.
In tale occasione verrà, inoltre, distribuito materiale informativo e sarà fatta attività di prevenzione.
Le visite saranno eseguite dal personale della UOSD Scompenso Cardiaco e Cardiologia Riabilitativa dell’Ospedale Monaldi e l’equipe sarà composta dai medici Giuseppe Pacileo, Daniele Masarone e dalle infermiere Giuseppina Cacciuottolo e Giuseppina Tabasco.
A tale evento farà seguito la III edizione del corso residenziale teorico-pratico sullo scompenso cardiaco che si terrà presso l’Ospedale Monaldi nei giorni 19 e 20 Ottobre e che vedrà la partecipazione di cardiologi provenienti da tutte le regioni di Italia.
L’importanza di tali eventi educativi e formativi
risiede nel fatto che, secondo i dati più recenti, lo scompenso cardiaco rappresenta la causa di ricovero più comune tra gli ultra 65enni e colpisce 14 milioni di persone in Europa e più di 1 milione in Italia. Ogni anno, inoltre, si registrano nuovi casi, con una incidenza di circa 20 malati ogni 1000 soggetti tra i 65 e i 69 anni.