NAPOLI – Dopo i festeggiamenti di Santa Brigida di Svezia, compatrona d’Europa, è stata la volta di San Giovanni Leonardi, fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio.
Alla Santa Messa celebrata dal parroco Domenico Aiuto il 9 ottobre sera (ricorrenza di San Giovanni Leonardi, ndr) nella Chiesa barocca dedicata a Santa Brigida, erano presenti i Cavalieri e le Dame dell’Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida di Svezia con una delegazione formata dal Luogotenente Generale Biagio Abbate, dal Colonnello Grand’Ufficiale Gerardo Palmese, dal Prof. Cavaliere di Gran Croce Pierluigi Scarpa, dal dottor Cavaliere di Gran Croce Adolfo della Monica, dalla Professoressa Dama di Commenda Della Monica, dall’Avvocato Dama Antonella Carriero. Padre Domenico Aiuto (nella foto con i Cavalieri e le Dame dell’Ordine Militare di Santa Brigida con alle spalle il dipinto di San Giovanni Leonardi), nominato da poco Cavaliere Ufficiale dell’Ordine Militare di Santa Brigida ha tratteggiato la figura di San Giovanni Leonardi, nato alla metà del 1500 e proclamato Santo da Pio XI nel 1938: “un farmacista al servizio della gente che decise di dedicarsi allo studio della teologia e diventare sacerdote, riaccendendo lo spirito missionario della Chiesa Cattolica, con particolare riferimento alle terre Sudamericane, dove ancora oggi l’Ordine della Madre di Dio compie le sue attività benefiche, con una presenza preponderante nel Cile”.
Il parroco ha, inoltre. ha ringraziato lo splendido coro che ha accompagnato la celebrazione, nonché la Caritas rappresentata dalla presidente Paolucci, e i Cavalieri e le Dame dell’Ordine che hanno dato lustro alla cerimonia con i loro mantelli e le insegne. Il Principe Gran Maestro, Federico Abbate de Castello Orleans, impossibilitato a partecipare alla cerimonia ha fatto pervenire i suoi saluti alla comunità di Santa Brigida, ricordando che il 2021 rappresenta una data importante per l’Ordine: “sono trascorsi non solo 665 anni da quando Santa Brigida fondò l’Ordine con l’approvazione di Papa Urbano V, ma anche 162 anni dalla ricostituzione ad opera del mio bisnonno, Conte Vincenzo Abbate de Castello Orleans, Ufficiale di Fanteria, che vide l’autorizzazione del Re delle II Sicilie Francesco II di Borbone, e l’approvazione canonica del Cardinale Cosenza, Arcivescovo di Capua; una storia che prosegue adattandosi alla modernità dei tempi, ma allo stesso tempo conservando intatti i principi di solidarietà umana e carità cristiana”.