L’Associazione Verace Pizza Napoletana e l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani unite affinché la festa di Sant’Antonio Abate diventi la giornata del pizzaiuolo napoletano e per una sempre maggiore affermazione del riconoscimento Unesco della pizza. Benedizione del cardinale Crescenzio Sepe
A due associazioni napoletane l’Associazione Verace Pizza Napoletana che ha come presidente e fondatore Antonio Pace, proprietario del famoso ristorante – pizzeria Ciro a Santa Brigida a Napoli e l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, della quale è presidente Sergio Miccù, va il merito di aver proposto al Comune di Napoli che il 17 gennaio, festa di Sant’Antonio Abate, giorno di chiusura per i pizzaioli e i fornai che, insieme alle famiglie, accendevano un fuoco propiziatorio, diventi la giornata del pizzaiuolo napoletano.
Questa richiesta, ben accetta da parte dell’attuale amministrazione comunale partenopea, è stata presentata alla stampa cittadina ed ai pizzaiuoli della Campania dai dirigenti delle due associazioni e per quanto riguarda APN dal suo collaboratore Gianluca Pirro delegato da Miccù a letto con l’influenza, e dall’assessore al Lavoro e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, Enrico Panini, in Sala Giunta a Palazzo San Giacomo. Panini ha, non solo personalmente condiviso, la proposta delle due associazioni della Pizza di Napoli, ma detto che sarà oggetto della prossima riunione di giunta perché: “con oggi, non solo festeggiamo una tradizione,
ma l’impegno che mettiamo in campo come Giunta comunale che è quello di proporre al consiglio, nella giornata di oggi, Sant’Antuono, la giornata cittadina del pizzaiuolo, lavorando perché lo diventi anche in altre città fino a che diventi una giornata nazionale”. Un altro tassello a quello che per tanto tempo non ha ottenuto una giusta valorizzazione e che ora, attraverso l’APN che “nata nel luglio del 1998 con lo scopo di riuscire a tramandare l’arte della manipolazione della pizza alle nuove generazioni promuovendo e valorizzando l’utilizzo di prodotti tipici campani in modo da perpetuare la tradizione ed offrire, al contempo, una concreta opportunità di inserimento nel mondo del lavoro ai numerosi giovani che si avvicinano a questa – Arte”, e l’AVPN con i suoi circa 30 anni di attività, nei quali ha lavorato alla promozione e alla tutela della vera pizza napoletana in Italia e nel mondo, è riuscita ad ottenere addirittura il riconoscimento dell’Arte del pizzaiuolo napoletano come bene culturale immateriale dell’Umanità dell’Unesco.
Un riconoscimento, che come afferma Antonio Pace, a mò di battuta, ma in effetti è realtà, “anche l’Unesco ha avuto nuova notorietà, perché molti sapevano cosa era l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, che è una emanazione dell’ONU nel mondo, ma ora che c’è la pizza tutti sanno cosa significa Unesco,essendo la pizza nota ed amata in campo mondiale. Dobbiamo solo avere fede e portarla avanti”.
Di seguito Pace, ha definito il risultato Unesco raggiunto, “la stazione di arrivo” ed ha continuato dicendo: “da questo momento credo che dobbiamo partire per mantenere salda questa cosa e per svilupparla veramente nel mondo nel modo giusto perchè questo sviluppo, porterà come già si diceva, un grande risalto sia alla città di Napoli che ai prodotti locali.
Riteniamo che la migliore ambasciatrice, delle nostre terre nel mondo, sia proprio la pizza napoletana ed attraverso iniziative come quella dell’istituzione dei festeggiamenti per la giornata del pizzaiuolo napoletano ed altre, intendiamo sempre più portare, come da sempre abbiamo sostenuto, l’Arte del pizzaiuolo napoletano nel mondo. E’ stata una mattinata nella casa comunale, nella quale l’assessore ha presentato il ricco programma, che più ampiamente Pace ha poi illustrato, partendo dalla manifestazione che due giorni prima organizzata da Attilio Albachiara, presidente dell’Associazione Mani d’Oro, ha ottenuto grande partecipazione di invitati, circa 400 persone, tra pizzaioli, autorità e personaggi del mondo imprenditoriale, che il bravissimo organizzatore Albachiara ha saputo accogliere offrendo loro uno spettacolo partecipativo di tutte le associazioni di categoria campane e che ha visto anche la presenza dell’Upterdi Alfredo Folliero, altro napoletano che ha portato la conoscenza dell’Arte del fare la pizza nel mondo, che era in compagnia del Senatore Bartolomeo Amidei il quale è tornato a Napoli anche per la giornata oggetto di questo articolo, invitato da Pace. Sono seguiti gli interventi di Coldiretti, con Nicola De Ieso e Alfonso
Pecoraro Scanio, artefice massimo del riconoscimento Unesco; un percorso costituito da oltre 2 milioni di firme, 100 Paesi coinvolti, centinaia e centinaia di iniziative, cucendo con un merito di tutti tante situazioni, segnando un percorso che non ha precedenti nei riconoscimenti dei patrimonio Unesco e l’intervento di Antonio Starita presidente di “Le Centenarie”.
Infine è stato chiamato al tavolo dei lavori il senatore Bartolomeo Amidei, che come ha ricordato Panini, nel ringrazialo per la presenza, è particolarmente impegnato sui temi oggetto della giornata e i tema delle iniziative in programma per la pizza nei prossimi mesi.
Il Senatore, ha detto di essersi nutrito di pillole di Pace, attraverso le espressioni espresse da Antonio Pace con il suo intervento, anche perchè: “ la pace è sinonimo di sapienza, di intelligenza, di crescita, di prospettive” continuando: “non può essere diversamente da quello che ho centrato dalle parole sagge di Antonio” ed ha colto poi l’opportunità per ringraziare tutti i napoletani del poter essere, invitato da Pace, in una bellissima città che anche se Veneto, ama tanto e partecipe alle esigenze espressegli dalla categoria dei pizzaioli anche da Pino Luongo, suo amico pizzaiolo del foggiano che esercita l’attività in Veneto. Bartolomeo Amidei, ha avuto parole di grande apprezzamento e riconoscimento per Alfonso Pecoraro Scanio per l’obiettivo Unesco raggiunto e anche per l’aver coinvolto Coldiretti nell’obiettivo perseguito. Amidei entrando nel vivo della sua presenza ha evidenziato che il riconoscimento che: ”c’è, ma non c’è, fin tanto che non viene riconosciuta la categoria professionale, attraverso una qualifica professionale”. Riferendo poi il grido di allarme, lanciato in Senato, dove ha espresso la possibilità che Giappone o Cina o altra Nazione potrebbero giungere, prima dell’Italia, ad istituire questo riconoscimento di professionalità dando la possibilità, a persone che non conoscono nulla della pizza ed ancor più dell’Arte del pizzaiuolo napoletano, di poter addirittura realizzare una scuola per pizzaioli.
E’ giunto dunque il momento, grazie anche a questo giusto ed importante riconoscimento Unesco di andare verso il riconoscimento di una qualifica professionale, per andare anche verso una categoria vera e propria che sia dei pizzaioli e pizzaiuoli, come vuole il disegno di legge che lo vede primo firmatario e che è in discussione in Senato della Repubblica Italiana, che attraverso emendamenti può ulteriormente essere migliorato in virtù dell’importante riconoscimento Unesco raggiunto.
In serata grande festa nella sede di AVPN con la partecipazione di tutti i pizzaioli campani, la partecipazione di Pace, Miccù, Starita, Albachiara e Biglietto e l’intervento del Vescovo di Napoli, sua Eminenza Crescenzio Sepe, che ha benedetto le mattonelle con l’effige di Sant’Antuono, che Pace ha poi donato ai pizzaioli. Sepeha anche affermato, in merito al riconoscimento Unesco,“Quello che è un bene a Napoli deve diventare un bene per tutti” e si è soffermato sul riconoscimento chiesto alla Curia dalle associazioni per l’istituzionalizzazione del Santo quale patrono dei pizzaiouli e l’impegno sociale Chiesa –Associazioni, con un protocollo firmato, per l’insegnamento dell’Arte del pizziuolo ai detenuti al fine di un valido recupero nella vita sociale a termine detenzione. Si è inoltre parlato dell’istituzione di un Museo della Pizza, allestito ogni anno in occasione di Tuttopizzae di organizzare corner per i turisti in città, con degustazione di pizza, al fine di raccogliere fondi per la beneficenza. Altra notizia è stata quella del voler realizzare una statua del Pizzaiuolo napoletano cosa della quale ha parlato l’autore, il maestro Lello Esposito. Per le istituzioni sono intervenuti Giovanni Piombino in rappresentanza dell’assessore Panini e Flavia Sorrentino delegata all’Autonomia del Comune di Napoli ed in chiusura il Senatore Bartolomeo Amidei, che ha raccolto grandi applausi, intervenendo per ricordare il suo progetto di professionalizzazione del pizzaiolo in discussione in Senato. Infine Albachiara ha posto un interessante quesito di precisazione, ottenendo la risposta che la pizza fatta sia Napoli che all’estero da un pizzaiolo con lo stesso metodo, la stessa Arte di lavorazione “lo schiaffo”, insomma la pizza napoletana fatta in un determinato modo, è una pizza mondiale. Un momento di unione veramente globale per il nostro patrimonio pizza, con Arte riconosciuta agli artefici della sua realizzazione dall’Unesco e con la volontà e l’impegno, veramente tutti uniti per andare avanti verso nuovi successi. Alla serata ha partecipato anche il noto consulente di gastronomia e dell’eccellenza dei sapori mediterranei Carlo Canè che curerà la nuova iniziativa di Pace, dedicata anche alla riscoperta gastronomica dei piatti napoletani e della ristorazione partenopea.
Queste le Manifestazioni dedicate alla pizza nel 2018, alle quali vanno aggiunte quelle1internazionali.
Dopo il “Gran Galà del Pizzaiuolo”, realizzato il 15 gennaio alla Mostra d’Oltremare di Napoli e “La Giornata del Pizzaiuolo” svoltasi il 17 gennaio nella sede dell’AVPN a Capodimonte, si passa al 20 febbraio con il convegno “Il Pizzaiuolo verso una nuova formazione, verso una nuova maturità” che avrà luogo ospitato dall’Istituto Alberghiero L. Petroniodi Monteruscello. A Febbraio – Maggio prenderanno il via i “PerCorsi Veraci – giornate crescita professionale dei pizzaioli”. Di seguito dal 22 al 23 maggio si svilupperà “Tuttopizza” alla Mostra d’Oltremare di Napoli, e dal 24 al 27 maggio ci sarà il “Pizzachef”. Segue il mese di giugno che vede in programma dall’1 al 10 giugno “Napoli Pizza Village” sul Lungomare Caracciolo, e in alcune di queste giornate esattamente dal 4 al 6 giugno, la Mostra d’Oltremare di Napolisarà teatro di gara per il “Campionato mondiale del pizzaiolo”. I Giardini di Maria Carolina a Caserta ospiteranno dall’11 al 22 luglio “Pizza Expo” per concludere a settembre dal 24 al 25 con il “Trofeo Pulcinella”, che come per l’ultima edizione, quella del 2017, è in programma alla Mostra d’Oltremare di Napoli.
Giuseppe De Girolamo