GREENPEACE, tracce di glifosato nelle urine di donne incinte

A worker without protective clothing only wearing a paper breathing protection sprays pesticides on vegetables in a greenhouse. Plastikfolien-Gewaechshaeuser fuer den Gemueseanbau entlang der spanischen Kueste zwischen Aguilas und Mazarr?n. Unter den Folien im Treibhaus wachsen Tomaten. Arbeiter spruehen/spritzen Pestizide nur mit Mundschutz aus Papier als Schutzkleidung. Pestizidspritze an Pflanze.

Greenpeace, un’analisi condotta in Italia ha trovato tracce di glifosato nelle urine di 14 donne incinte. Alcuni giorni fa la notizia ha fatto il giro del mondo, e riguarda il nostro Paese.

Poche, tante? Per il momento sappiamo che sono il 100% di quelle che si sono sottoposte volontariamente alle analisi, e questo non è un dato rassicurante.

Greenpeace

FEDERICA Ferrario aQueste donne sono tutte italiane e abitano in una grande città, lontano da campi dove viene utilizzato il glifosato. E’ molto probabile, quindi, che la strada che porta il glifosato all’interno del nostro organismo passi per il cibo, come ad esempio pane, pasta, farina, mais e soia.

Il glifosato è stato classificato come “probabilmente cancerogeno” dall’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC). Ed è il diserbante più utilizzato in Europa.

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STOP GLIFOSATO NEI NOSTRI CAMPI E NEL NOSTRO CIBO
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Attraverso la petizione Europea (ICE) per vietare il glifosato possiamo influenzare la Commissione Europea che, entro il 2017, deciderà se bandire definitivamente questo pesticida.

C’è un quorum da raggiungere previsto dalle leggi europee: dobbiamo arrivare a 1 milione di firme entro giugno, e in Italia dobbiamo raggiungere 54.740 firme. Siamo già oltre 40.000 e possiamo farcela!

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