La Radio Castelluccio in diretta dal Teatro Ghione di Roma. Per la “prima” de “L’Avaro di Plauto”- Fabula Aulularia, La Pentola d’oro, con Edoardo Siravo regia di Nando Sessa. Martedì 21 marzo 2017 in diretta dalle ore 20.00 in FM e streaming
BATTIPAGLIA (Salerno). C’era una volta il radiodramma e l’inconfondibile voce on air di attori del calibro di Alberto Lupo, Giorgio Albertazzi e Aldo Giuffrè. L’essenza del teatro passava, così, dai palcoscenici illuminati alle stanze buie della radio.
La confluenza tra due mondi diversi come il teatro e la radio trova oggi nuova vitalità grazie alla sinergia tra Radio Castelluccio e il Teatro Ghione, storico avamposto di cultura nel cuore di Roma diretto da Ercole Palmieri. Il legame storico tra i due media si invertirà in una prospettiva modernissima: dal teatro che entra in radio alla radio che entra in teatro, attraverso l’innovativo progetto “La radio in prima fila” sviluppato da Radio Castelluccio.
Martedì 21 marzo 2017, in occasione della prima capitolina de L’Avaro – l’Aulularia di Plauto, conEdoardo Siravo e la regia di Nando Sessa, Radio Castelluccio siederà infatti in prima fila per raccontare le emozioni del backstage e della messa in scena attraverso una diretta no stop.
Dalle ore 20 sarà possibile vivere l’esperienza teatrale del Ghione semplicemente ascoltando Radio Castelluccio che, grazie alle nuove tecnologie, trasmetterà in tutta Italia. Il teatro, dunque, diventa a portata di click: per seguire lo spettacolo e le interviste agli attori basterà sintonizzarsi sulle frequenze dell’emittente FM 103.200, oppure connettersi in streaming al sito internet www.radiocastelluccio.it, scaricare l’App gratuita sui digital store Google Play e Apple Store, o ancora collegarsi alla paginahttps://www.facebook.com/RadioCastelluccioFM tramite il player ufficiale.
Aulularia – L’Avaro di Plauto: con Edoardo Siravo, di Tito Maccio Plauto, regia Nando Sessa.
Cast: Lucio Ciotola, Martino D’amico, Stefania Masala, Francesco Maccarinelli, Gabriella Casali, Enzo D’Arco
E’ la vivacità drammatica, unita all’essenzialità dello svolgimento, a caratterizzare l’”Aulularia”, vale a dire la commedia della pentola d’oro, (aulula, pentolina ed aurum, oro, sono i termini di cui è composto il titolo originale): dominante è la figura dell’avaro, interpretato da Edoardo Siravo, certamente uno dei personaggi più riusciti di Plauto e più imitati nei tratti caricaturali, preso a modello, tra gli altri, da Shakespeare e Molière. Con la sua maniacale ossessione, l’avaro dà vita a tutta la vicenda, mentre la beffa ordita dal servo alla fine si ricompone e lo stesso protagonista, rinsavito dalla sua funesta “malattia”, congeda gli spettatori con un invito ad essere generosi e a non scherzare mai con l’avarizia.
La commedia, diretta da Nando Sessa ed intitolata “L’avaro di Plauto” per rendere omaggio al genio di Sarsina, è sostenuta da ritmi incalzanti, con il gusto per il “botta e risposta”, con battute sapide e frizzanti che rendono più divertenti i sottintesi dei dialoghi. Alla stimolante “sensualità” lessicale plautina, al gusto per i doppi sensi, i giochi di parole e gli equivoci, cerca di intonarsi la traduzione e l’adattamento di Michele Di Martino, con una significativa e singolare scelta di frasi e parole dell’originale latino, recitate dagli attori e scandite in metrica nelle parti cantate: sarà pure questo latine loqui, parlare in lingua latina, un modo per rivivere, ancora oggi, la grandezza del mondo classico, per risalire il fiume dei segni che ci arriva dalla civiltà di cui siamo eredi diretti.