Premio Aniello Ambrosio: grande interesse a Castel Capuano

PBC_7901Premio Aniello Ambrosio: successo della sesta edizione svoltosi per la prima volta nella biblioteca De Marsico di Castel Capuano, Napoli

PBC_7910Napoli. La sesta edizione del Premio di magistratura Aniello Ambrosio intitolato alla memoria del consigliere di Corte di Cassazione nativo di San Giuseppe Vesuviano e coordinato dal Comitato Promotore rappresentato da Lilia Giugliano Ambrosio – si è svolto per la prima volta a Napoli nella biblioteca De Marsico a Castelcapuano, riscuotendo un immediato successo: fitto il parterre di presenze istituzionali che ha voluto congratularsi personalmente con i vincitori Alessandro De Santis e Rosa Anna Capozzi, i due primi classificati del Concorso nazionale di Magistratura appartenenti al distretto della Corte d’appello di Napoli e con la fondatrice del prestigioso riconoscimento Lilia Giugliano Ambrosio, discendente del magistrato scomparso.

PBC_7286Nel corso della manifestazione è stato anche attribuito un Premio alla carriera al già presidente della Corte d’appello di Napoli Antonio Buonajuto, al già procuratore capo della repubblica Giovandomenico Lepore e all’ex presidente del Tribunale di Sorveglianza Carminantonio Esposito.

PBC_7794-1-300x200PBC_7815-300x200Tra gli intervenuti, S.E. Crescenzio Sepe Arcivescovo di Napoli, Luigi De Magistris sindaco di Napoli, il presidente del Tribunale di Corte d’Appello di Napoli Giuseppe De Carolis di Prossedi, il procuratore capo di napoli Giovanni Colangelo, il procuratore capo del Tribunale di Napoli Nord Francesco Greco, il qestore Guido Marino, Arturo Frojo delegato al settore penale del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli, il generale D. Fabrizio Carrarini comandante Regionale della Guardia di Finanza, il comandante Polstrada Generale Geppino Salomone, il comandante della Polizia Municipale di Napoli Ciro Esposito, il colonnello Pasquale De Luca del Comando Regionale Carabinieri, il colonnello Francesco Tirino del 2 FOD di San Giorgio a Cremano, il tenente colonnello Marco Volpe del Comando Interregionale Guardia di Finanza,

PBC_7670PBC_7368PBC_7679il tenente colonnello Carmine Squeglia capo Dipartimento della Direzione Studi dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, il capitano di fregata Rosario Meo comandante della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, il capitano di fregata Maurizio Vitale della Capitaneria di Porto di Napoli e Direzione Marittima della Campania, il primo dirigente Polstrada Carmine Soriente, Valeria Moffa dirigente della Questura di Napoli, Gino Mastrominico gia’ avvocato Generale della Procura Generale, il console Generale di Spagna Jose Luis Solano, il console delle Filippine Francesca Giglio, il console del Portogallo Maria Luisa Cusati, l’ammiraglio Domenico Picone già comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, l’ammiraglio Antonio Politi della Marina Militare, Marcello D’Aponte, Gennaro Ferrara già Magnifico Rettore dell’Universita’ Parthenope, il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, la duchessa Maria Consiglio Visco Marigliano Del Monte, la contessa Antonietta Di Lorenzo, l’ex prefetto di Biella Pasquale Manzo, l’avvocato internazionale Dario Cincotti, l’epatologo professor Raffaele Pempinello fotografati da Pippo by Capri, oltre a numerosi imprenditori, docenti universitari e rappresentanti degli organi d’informazione.

Presente anche il Comitato d’Onore del Premio Ambrosio con il procuratore Generale Luigi Riello, il presidente del Tribunale di Napoli Ettore Ferrara, il presidente del tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo, il già presidente della Corte d’appello di Napoli Raffaele Numeroso, il presidente del Tribunale di Benevento Michele Cristino, affiancati dalla Segreteria Organizzativa con Alfonso Annunziata, Honorè Dessi e Andrea Fusco.

DICHIARAZIONI DEGLI INTERVENUTI AL PREMIO AMBROSIO

Raffaele Numeroso, già presidente del tribunale di Corte d’Appello di Napoli: “Questa premiazione è una iniziativa tesa a ravvivare i valori della Magistratura attraverso la memoria dell’illustre consigliere di Corte di Cassazione Aniello Ambrosio: i due vincitori del Concorso nazionale di Magistratura Alessandro De Santis e Rosa Anna Capozzi, primi classificati e appartenenti entrambi al distretto della Corte d’appello di Napoli, rappresentano l’affermazione concreta dell’eccellenza della scuola napoletana di Giurisprudenza, vittoria non solo locale quindi ma di livello nazionale.”

Il presidente del Tribunale di Napoli Ettore Ferrara, ha sottolineato che “viviamo in un momento particolare in cui occorre vicinanza fra le Istituzioni, la società civile e la Magistratura; con questo Premio – in un’ideale staffetta fra il passato rappresentato da Aniello Ambrosio, il presente costituito da noi magistrati in servizio e il futuro, identificabile nei due giovani vincitori – noi passiamo il testimone del ruolo che riveste la Magistratura nella difesa della democrazia e della legalità, aggiornato via via alle nuove esigenze della società, pur nel rispetto dell’impianto costituzionale che tuttavia richiede un adattamento sostanziale. Tutelare i diritti dell’uomo è una funzione complessa e la Magistratura – che dev’essere sempre la più fedele interprete dei valori del passato rappresentati da Aniello Ambrosio – ha saputo far crescere il suo Corpo e ruolo nel tempo: Napoli non è solo Gomorra, criminalità e spazzatura come credono all’estero ma possiamo affermare con orgoglio di vivere di eccellenze come questi giovani vincitori che si affacciano ora alla nostra professione, che necessita dell’indispensabile supporto dell’Avvocatura e del personale amministrativo”.

A sua volta il procuratore generale Luigi Riello ha affermato che “oggi ricordiamo Aniello Ambrosio, un grande magistrato e un grande uomo che continua a vivere con questo Premio che ne rende palpitanti le qualità professionali e umane e l’attaccamento a valori che non devono cambiare come la libertà culturale – connotato consustanziale del magistrato – e l’indipendenza: il giudice dev’essere svincolato dai centri di potere, una figura credibile e affidabile che confida in valori non ammuffiti per vivere questa vita professionale sacrificata ma affascinante.” Il sindaco De Magistris dichiarando di rimanere sempre un magistrato nel suo cuore ha dichiarato “Napoli, malgrado le difficoltà economiche, continua a sfornare giovani eccellenti come i vincitori, a cui auguro un luminoso futuro a difesa della legalità.”

Il presidente del tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo ha rimarcato l’importanza che fra i vincitori vi sia anche una donna, ricordando che “nel 1965 quando arrivarono le prime donne magistrato ci fu chi volle relegarle al Tribunale del Minori “per arginare il danno”: io dopo 37 anni di carriera spero di poter trasmettere alla giovane collega la gioia e l’entusiasmo di fare questo lavoro, guidato da due principi fondamentali, il rispetto delle regole, del Foro e dei collaboratori e il rispetto per chi ci sta di fronte, da giudicare con imparzialità e autonomia.”  La fondatrice del Premio, Lilia Giugliano Ambrosio ha chiuso la premiazione, effettuata dal sindaco di Napoli, ringraziando “ gli intervenuti, il vero Oro di Napoli qui riunito per affermare la legalità e onorare il Premio basato su valutazioni oggettive e ispirato alla figura di Ambrosio che sapeva infondere nelle sue sentenze sapienza, umanità e dottrina.”

ANIELLO AMBROSIO, UN GIUDICE SUPER PARTES

Un magistrato integerrimo. Nato a San Giuseppe Vesuviano il 19 Maggio 1864 Aniello Ambrosio, figlio di Pasquale e Lucia Ambrosio, compì i suoi studi a Napoli presso il “Real Liceo Antonio Genovesi”: nei suoi progetti era la carriera di magistrato ma per amor filiale inizialmente accettò di accontentare il padre, nobile proprietario terriero che aveva deciso per lui un futuro di avvocato, ma ben presto si risolse a riprendere in mano il suo sogno e a partecipare al concorso per magistrato che superò brillantemente. Fu giudice presso i tribunali di Benevento, Napoli, Melfi ed Arce e autore del libro  “Del protesto cambiario secondo la legislazione vigente in italia” pubblicato nel 1898: tra i dati rimarchevoli, la notizia riportata dai giornali dell’epoca che “ Nel 1911 fu inviato al tribunale di Melfi in qualità di Presidente per un dissidio profondo scoppiato tra Magistratura e Foro, aggravato da uno sciopero tumultuoso degli avvocati, mentre l’intervento della politica locale rendeva più critica e imbarazzante quella situazione.  Il giudice Ambrosio riuscì a comporre il dissidio, aggiungendo una fulgida pagina nella sua cartella personale”. Dal 1913 al 1914 fu presidente della 7a sezione fallimentare del Tribunale di Napoli: successivamente “pervenne rapidamente al grado di Consigliere della Corte di Cassazione di Napoli che – causa unificazione del Supremo Collegio nella capitale del Regno – abbandonò per non trasferirvisi, ritirandosi a vita privata”.

Tra le onorificenze di cui fu insignito, da sottolineare i titoli di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nel 1916, di Ufficiale dell’Ordine della Corona Italia nel 1922, di Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia nel 1923.

Un Comitato di ricerca costituito da Lilia Giugliano Ambrosio, dallo studioso Luigi Ambrosio e dal letterato Antonio Angri sta elaborando la biografia del magistrato Aniello Ambrosio per permettere un approfondimento analitico e comparativo del materiale ritrovato. Ulteriori notizie sono reperibili sul sito www.premioanielloambrosio.wordpress.com.

di Laura Caico

 

 

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