Cava de’ Tirreni. Cinema Alambra: nell’ambito del terzo convegno “Dalla disperazione alla speranza” organizzato dalla Sipi, spettacolo teatrale con bambini e adolescenti sulla sofferenza mentale nell’infanzia e adolescenza, 14 e 15 maggio
Comunicato. La Sipi promuove la prevensione e la cura della malattia mentale attraverso il teatro con bambini e strani adulti . Per la prima volta in Campania pazienti psichiatrici metteranno in scena uno spettacolo teatrale con bambini e adolescenti, nell’ambito del terzo convegno Dalla disperazione alla speranza, organizzato dalla Sipi (Società Italiana di Psicoterapia Integrata), nel cinema Alambra, il 14 e 15 maggio.
La due giorni presieduta dal professor Giovanni Ariano, è dedicata alla comprensione, alla prevenzione e alla cura della sofferenza mentale nell’infanzia e nella adolescenza.
Bambini e ragazzi della Cooperativa Lithodhora hanno allestito con degli “strani adulti” della Cooperativa Integrazioni, lo spettacolo Fuori e dentro di noi regia e testo di Alessandra Ranucci, per lanciare il messaggio che anche il malato mentale può avere speranza di guarigione.
Durante il convegno si parlerà dell’importanza di diagnosticare e curare la sofferenza mentale nell’ infanzia e adolescenza, in modo da evitare il suo cronicizzarsi nella vita adulta. Secondo i dati della Sipi infatti, con una diagnosi precoce, si può registrare la riduzione nell’arco di dieci anni della malattia dei pazienti in cura e nello stesso tempo il calo del 40% della psicosi nella popolazione adulta dell’area geografica di intervento.
Centrale sarà il tema della diagnosi e della cura per aiutare in modo corretto le tante famiglie, che, pur consapevoli del disagio mentale di un parente o di un amico, non si rivolgono a medici e a psicologi-psicoterapeuti che potrebbero prestare loro le dovute cure.
“La sofferenza fisica di un figlio, ad esempio un disturbo cardiaco, – spiegano gli esperti della Sipi – è un grosso dispiacere, ma è contemplata e tollerata. Se invece la sofferenza è psichica, ci si sente colpiti nella propria identità, ci si ritiene genitori di seconda categoria, il senso di colpa invade, come se si fosse responsabili del disturbo”.
Tra gli obiettivi della Sipi quello di insegnare a costruire ponti con il “diverso”, evitando le generalizzazioni o negazioni che impediscono di prendere coscienza del problema e di chiedere aiuto cercando la giusta soluzione.
Al convegno parteciperanno: Vincenzo Servalli, sindaco di Cava dé Tirreni, Autilia Avagliano, assessore alle Politiche Sociali, Pasquale Andria, presidente del Tribunale dei Minori di Salerno, Michele Zappella, docente Università di Siena, Giovanni Ariano, presidente Sipi, Tommaso Biccardi e Amina Bisogno, didatti Sipi.