Nella Sala del Capitolo di San Domenico Maggiore, sabato 2 aprile, alle ore 20 si terra’ una lettura teatrale e testimonianze per guardare il mondo dal punto di vista della donna: FEMMINOCENTRICO
Femminocentrico, testi Porpora Marcasciano, Patrizia Rinaldi e Angela Villa progetto grafico Luciano Correale una produzione Altamarea e Stati Teatrali con il patrocinio del Comune di Napoli Assessorato alla Cultura e al Turismo. Costo biglietto: euro 10,00 Per info e prenotazioni: 339 3113514
Sabato 2 aprile, alle ore 20,00 nella Sala del Capitolo di S. Domenico Maggiore, si terra’ un reading teatrale e testimonianze per guardare il mondo dal punto di vista della donna: FEMMINOCENTRICO – Pan Focus periodico per un sovvertimento di una visione del mondo, progetto e regia di Riccardo De Luca, con Carmen Femiano, Tina Femiano, Annalisa Renzulli, Imma Villa e alla chitarra Edoardo Puccini.
Narrazioni, canzoni, fiabe, testimonianze, danze dove sono ammessi e graditi i maschi ma dove i personaggi e le storie sono ad alto tasso femminocentrico.
Lo spettacolo che avra’ la forma di un vero e proprio happening vedra’ l’intervento di Simonetta Marino, consigliera delegata alle Pari Opportunita’ del Comune di Napoli e sara’ intervallato dalle testimonianze della giornalista Anna Copertino e dello scrittore Maurizio De Giovanni
Scrive il regista De Luca: Pan focus e’ il metodo cinematografico con cui Orson Welles giro’ Citizen Kane (Quarto potere).Detto anche deep focus questo sistema permette di mettere a fuoco personaggi contemporaneamente in piani diversi: il primo piano, quello intermedio, quello di fondo. In modo che chi guarda possa scegliere, al di la’ dell’arbitrio del montaggio, il piano o i personaggi da seguire. Un fuoco allargato (Pan) al massimo delle possibilita’. Il nostro focus e’ la donna di cui vogliamo parlare attraverso la piu’ assoluta varieta’ di temi e di storie, di generi e di arti, attraverso la complessita’, la contraddittorieta’ e nella multiformita’ a essa congeniale. Possiamo cantarla, raccontarla, danzarla, recitarla, testimoniarla. Persino gli uomini posson o inventarla purche’ invertendo quello che e’ stato da sempre uno dei cardini della Storia: il punto di vista maschile. Quale sia il punto di vista maschile ci e’ dato di saperlo con precisione: nessun deficiente di revisionista storico potrebbe confutare che da sempre siamo immersi in un mondo maschiocentrico e questo non ha portato gran che di bene. Il punto di vista femminocentrico non lo conosciamo perche’ non abbiamo un mondo dominato da donne ma fosse solo per la salutare funzione della dialettica credo sarebbe indispensabile andare verso questa direzione. Persino le nostre parlamentari piu’ stupide quando si uniscono in battaglie cosiddette “di genere” danno un’ idea di loro stesse rinfrancante. Dal Pan Focus scegliamo i soggetti, i personaggi siano essi di primo piano come donne famose, importanti, oppure di ultimo piano e cioe’ sconosciute e che sulla scena del mondo contano poco o niente eppure qui, in questa nostra scen a importanti e a fuoco come e forse piu’ delle prime. Siano esse uscite dalle pieghe di un racconto di teatro civile come da un verso di Dante, da una canzone popolare come da Shakespeare come dalla memoria di un testimone di una storia vera. Ma quello che questo focus – format di periodici incontri ogni volta di forma diversa (questa avra’ una forma di happening ma sempre dal contenuto femminocentrico) – ci piacerebbe divenisse una passeggiata di arti varie dove si colgano quelle differenze, quegli scarti, quegli scontri tra un sesso e l’altro e dove quella storica, quella vecchia, quella ancora oggi vincente visione del mondo sia sovvertita. In attesa di una rivoluzione politico-sociale molto difficile da immaginare, forse sarebbe il caso di fondare qualche speranza su quella un tempo denominata con troppa enfasi rivoluzione femminista ma che poi altro non sarebbe che l’esplorazione multi-focale in Pan Focus di s ensibilita’ diverse da quelle dominanti.