L’alta cucina al servizio della solidarietà grazie all’innovazione introdotta dall’imprenditore Antonio Ferrieri
Quattro ricette d’autore: La Genovese, La Scarola ripassata, La Ragù e La Vesuviana. Un connubio tra chef e Cuori di sfogliatella, che servirà a sostenere l’acquisto di un robot per i piccoli pazienti dell’ospedale Santobono di Napoli. Ma c’è di più: ogni sera, tutto l’invenduto viene donato ai senzatetto e ai disagiati che ancora affollano la stazione
L’alta cucina al servizio della solidarietà grazie all’innovazione introdotta dall’imprenditore Antonio Ferrieri nei suoi cuori di sfogliatella attraverso la collaborazione con quattro grandi chef che hanno firmato altrettanti nuovi cuori gourmet ispirandosi alla tradizione classica campana: Paolo Barrale, stella Michelin di Marennà; Lino Scarallo di Palazzo Petrucci stella Michelin; Vincenzo Guarino, chef stellato ora al Pievano di Siena ed Alfonso Crisci di Taverna Vesuviana, ambasciatore della cucina italiana nel mondo.
Sono nate così le quattro ricette d’autore: La Genovese, La Scarola ripassata, La Ragù e La Vesuviana. Piatti tipici che oggi vengono rivisitati per la gastronomia di eccellenza e inseriti nella sfogliatella riccia.
Un connubio, quello tra chef e Cuori di sfogliatella, che servirà a sostenere l’acquisto di un robot per i piccoli pazienti dell’ospedale Santobono di Napoli. Si tratta di un “Monitor per le funzioni vitali” in grado di rilevare in pochi attimi eventuali anomalie e crisi dei bimbi che arrivano al Pronto soccorso del nosocomio pediatrico.
Il sommelier Gabriele Massa (nella foto) con l’azienda Sorrentino Vini di Boscotrecase, ha permesso a tutti di brindare dopo un “Sabrage” di bottiglie di spumante. Il sabrage identifica la tecnica di stappare una bottiglia di spumante con l’uso di una sciabola. La sciabolata per togliere il tappo alla bottiglia, risale ai tempi di Napoleone, e deriva proprio dal francese “sabré” che significa sciabola, ma appartiene principalmente ad Italia e Spagna perchè i francesi , dove lo Champagne è praticamente venerato, dettano ed impongono una grande eleganza e glamour, nell’apertura della bottiglia, tenendo il tappo sempre ben fermo nel rimuoverlo, evitando che voli via, portando l’apertura dello Champagne a non subire traumi, con il non elegante, ma soprattutto dannoso “botto” per il vino che ha subito tanti accurati trattamenti per sprigionare naturalmente il suo perlage richiedendo un’apertura proprio con movimenti brevi e dolci.
Il ricavato della vendita delle sfogliatelle gourmet sarà devoluto in beneficenza fino alla totale copertura dei costi per l’acquisto del nuovo robottino.
“E’ sempre bello – ha dichiarato l’imprenditore Antonio Ferrieri, di Cuori di Sfogliatella – poter aiutare i bambini attraverso la nostra attività. Per questo abbiamo pensato di mettere a disposizione delle esigenze del progetto del Santobono, la nostra nuova linea gourmet, chiedendo la collaborazione di importanti chef, ai quali va il mio ringraziamento.
Da oggi, in virtù di questo connubio, le sfogliatelle diventano veri e propri piatti d’autore prêt à manger per gli appassionati di cibo.
Tutti i nostri prodotti sono elaborati in maniera artigianale partendo da ingredienti naturali. Il nostro laboratorio è nella sede stessa dell’attività e sforna sfogliatelle sia rustiche che dolci di ora in ora. Ciò rende possibile una produzione di giornata, che ne garantisce qualità e freschezza. Ogni sera, tutto l’invenduto viene raccolto e destinato ai senzatetto e ai disagiati che ancora affollano la stazione.
All’interno di Cuori di sfogliatella la ricerca per l’esaltazione del gusto e il rispetto delle esigenze di una vita frenetica che spesso ci porta a mangiare fuori casa, è continua. Il poter abbinare oggi ricette di chef stellati al nostro prodotto di punta, la sfogliatella riccia, rappresenta una ulteriore evoluzione. Siamo certi che le novità gourmet incontreranno il gusto dei palati più esigenti e che riusciremo così a raccogliere in breve tempo la cifra necessaria a coprire i costi del robottino per il pronto soccorso del Santobono”.
Redazione de l’Imparziale