Tante realtà napoletane unite per far nascere MUSIQS: “Musica nei Quartieri Spagnoli”, nuovo format video che porta i musicisti italiani a esibirsi nelle viscere del famoso “Ventre di Napoli”.
Il pensiero che la maggior parte degli abitanti dei quartieri non solo non abbia mai ascoltato questo tipo di musica, ma molto probabilmente ne ignori l’esistenza è stato uno dei primi input per la creazione della serie. Il format è prodotto dai ragazzi di Neapolis Jam’. Nei prossim mesi esibizioni di alcuni dei migliori e nuovi artisti italiani, come C+C Maxigross, Any Other, Alessio Bondì e Livia Ferri.
Il pensiero che la maggior parte degli abitanti dei quartieri non solo non abbia mai ascoltato questo tipo di musica, ma molto probabilmente ne ignori l’esistenza è stato uno dei primi input per la creazione della serie. Il format è prodotto dai ragazzi di Neapolis Jam’. Nei prossim mesi esibizioni di alcuni dei migliori e nuovi artisti italiani, come C+C Maxigross, Any Other, Alessio Bondì e Livia Ferri.
Il primo video della serie è dedicato a Wrongonyou, che si esibisce sul tetto con l’inedito “My Hope”: https://www.youtube.com/watch?v=aDc_uLrNG3o
Bastano un paio di note che salgono da un terrazzo del quarto piano per iniziare a scendere per vie e viottole, calate e strade ripide e scivolose come solo le viscere del famoso “Ventre di Napoli” riescono ad essere.
Qui, nella parte più controversa e sconosciuta della capitale partenopea nasce MUSIQS – Musica nei Quartieri Spagnoli, un format video ad altissima definizione audio e video.
A sentire l’esigenza di far conoscere il panorama della periferia musicale italiana alla periferia della città napoletana è stato il gruppo di ragazzi partenopei Neapolis Jam’ che ha pensato poi di immortalare questi’incontro.
Neapolis Jam’ nasce dall’unione di più realtà che da sempre sostengono la musica indipendente di qualità, motivo per cui i video sono girati in 4K e godono di una registrazione audio professionale.
In questo modo non solo gli abitanti dei Quartieri, ma anche gli utenti della rete possono godere appieno della performance degli artisti che, ricordiamo, sono rigorosamente live.
Ad ospitare le riprese Casa Nostra, ubicata per l’appunto nei Quartieri Spagnoli, già sede di concerti della scena indie italiana con la rassegna LoveLive.
In questa Jam’ troviamo così Michele Mangini e Luca Cisternino (fondatore e direttore della testata giornalistica Fuoriposto) che insieme a Emmanuele Pinto hanno curato la parte video, ancora Oriana Lippa e Antonella Bianco di MyFavoriteThings (agenzia di booking), Andrea De Rosa della Apogeo Recordse e Luigi Petrazzuolo che si occupano dell’audio.
Ed ecco perché parliamo di Neapolis Jam’: Jam come improvvisazione musicale, Jam come una marmellata, unione di diversi elementi, e ancora Jam come espressione esortativa napoletana “jamm” che indica l’agire, il muoversi per mettersi in gioco.
I ragazzi hanno lanciato la sfida e ad oggi gli artisti che han deciso di farsi ospitare in questo particolare format sono Wrongonyou, C+CMaxigross, AnyOther, Alessio Bondì e Livia Ferri. E ce ne saranno tanti altri, anche internazionali.
Il pensiero che la maggior parte degli abitanti dei quartieri non solo non abbia mai ascoltato questo tipo di musica, ma molto probabilmente ne ignori l’esistenza è stato uno dei primi input della collaborazione di questi ragazzi napoletani.
In questi vicoli ricchi di contraddizioni c’è sempre spazio per le novità: la musica unisce attraverso un unico linguaggio la diversità culturale.
Valorizzazione dell’indie e valorizzazione del territorio: questi i due obiettivi di Musiqs. Tutto inizierà da Napoli, ma la piattaforma vuole crescere ed espandersi mettendosi fin da subito a confronto con format europei e americani. Un trampolino di lancio per realtà musicali che vengono scelte con cura e gusto dagli organizzatori.
Ciliegina sulla torta la sopracitata Casa Nostra che non solo offre il terrazzo per la realizzazione del video, ma soprattutto posto letto, colazione e pranzo ad artisti e organizzatori: i grandi progetti iniziano sempre dalle piccole ma essenziali condivisioni.
C’è una Napoli che ha voglia di fare e di condividere e tramutare idee in azioni. Ci sono i ragazzi di Neapolis Jam’ che non vogliono svelare al mondo nessun segreto né sulla musica né sulla città, ma sicuramente vogliono far sì che chiunque possa vedere il mistero di entrambi in tutto il suo splendore.
A sentire l’esigenza di far conoscere il panorama della periferia musicale italiana alla periferia della città napoletana è stato il gruppo di ragazzi partenopei Neapolis Jam’ che ha pensato poi di immortalare questi’incontro.
Neapolis Jam’ nasce dall’unione di più realtà che da sempre sostengono la musica indipendente di qualità, motivo per cui i video sono girati in 4K e godono di una registrazione audio professionale.
In questo modo non solo gli abitanti dei Quartieri, ma anche gli utenti della rete possono godere appieno della performance degli artisti che, ricordiamo, sono rigorosamente live.
Ad ospitare le riprese Casa Nostra, ubicata per l’appunto nei Quartieri Spagnoli, già sede di concerti della scena indie italiana con la rassegna LoveLive.
In questa Jam’ troviamo così Michele Mangini e Luca Cisternino (fondatore e direttore della testata giornalistica Fuoriposto) che insieme a Emmanuele Pinto hanno curato la parte video, ancora Oriana Lippa e Antonella Bianco di MyFavoriteThings (agenzia di booking), Andrea De Rosa della Apogeo Recordse e Luigi Petrazzuolo che si occupano dell’audio.
Ed ecco perché parliamo di Neapolis Jam’: Jam come improvvisazione musicale, Jam come una marmellata, unione di diversi elementi, e ancora Jam come espressione esortativa napoletana “jamm” che indica l’agire, il muoversi per mettersi in gioco.
I ragazzi hanno lanciato la sfida e ad oggi gli artisti che han deciso di farsi ospitare in questo particolare format sono Wrongonyou, C+CMaxigross, AnyOther, Alessio Bondì e Livia Ferri. E ce ne saranno tanti altri, anche internazionali.
Il pensiero che la maggior parte degli abitanti dei quartieri non solo non abbia mai ascoltato questo tipo di musica, ma molto probabilmente ne ignori l’esistenza è stato uno dei primi input della collaborazione di questi ragazzi napoletani.
In questi vicoli ricchi di contraddizioni c’è sempre spazio per le novità: la musica unisce attraverso un unico linguaggio la diversità culturale.
Valorizzazione dell’indie e valorizzazione del territorio: questi i due obiettivi di Musiqs. Tutto inizierà da Napoli, ma la piattaforma vuole crescere ed espandersi mettendosi fin da subito a confronto con format europei e americani. Un trampolino di lancio per realtà musicali che vengono scelte con cura e gusto dagli organizzatori.
Ciliegina sulla torta la sopracitata Casa Nostra che non solo offre il terrazzo per la realizzazione del video, ma soprattutto posto letto, colazione e pranzo ad artisti e organizzatori: i grandi progetti iniziano sempre dalle piccole ma essenziali condivisioni.
C’è una Napoli che ha voglia di fare e di condividere e tramutare idee in azioni. Ci sono i ragazzi di Neapolis Jam’ che non vogliono svelare al mondo nessun segreto né sulla musica né sulla città, ma sicuramente vogliono far sì che chiunque possa vedere il mistero di entrambi in tutto il suo splendore.