L’assessore alla Cultura e al Turismo di Napoli, Nino Daniele e l’assessore al Turismo del Comune di Siena, Sonia Pallai, hanno presentato a Napoli la XII Giornata nazionale del Trekking Urbano: “Alla scoperta dei percorsi urbani e dei gusti”. “Cibo per l’anima e il corpo”.
Trekking Urbano: dal 31 ottobre al 12 novembre appuntamento di turismo sostenibile che coinvolge cinquanta città d’arte italiane e che avrà quest’anno Napoli tra le principali protagoniste. Evento nato a Siena ed esteso (oggi) a cinquanta città italiane
L’assessore alla Cultura e al Turismo di Napoli, Nino Daniele salutato l’assessore al Turismo del Comune di Siena, Sonia Pallai, i rappresentanti degli altri Comuni aderenti all’evento, collaboratori dell’Assessorato e tutti i presenti si è detto felice e orgoglioso di ospitare la conferenza nazionale del Trekking Urbano proposto dal Comune di Siena. Daniele ha poi ringraziato la rete di Associazioni che si occupano di valorizzare e recuperare i percorsi collinari più nascosti e di bellezza straordinaria contribuendo a frenare speculazione edilizia e degrado. Percorsi, ha riconosciuto lo stesso Daniele, trascurati anche dalle Amministrazioni ed ha pertanto invitato i cittadini e turisti a partecipare e assicurato che baderà a dotare i percorsi di adeguata segnaletica cartellonistica. Auspicabile anche imprescindibila vigilanza.
L’assessore al Turismo del Comune di Siena, Sonia Pallai: ” il Trekking Urbano è l’occasione per valorizzare il patrimonio dell’arte e agroalimentare dei nostri borghi e occasione per vivere in bassa stagione la nostra bella Italia e modello di turismo sostenibile”. Il Trekking Urbano – continua – l’assessore Pallai – nasce al Comune di Siena nel 2002 quando di turismo sostenibile se ne palava ancora poco. Realizzata l’idea di fare Trekking in bassa stagione anche nei centri urbani per far scoprire ai residenti gli angoli più nascosti della città non ce la siamo tenuta gelosa solo per noi per cui abbiamo pensato di proporla ad altre città. Oggi siamo capofila delle cinquanta città aderenti. La gentile Pallai, ha poi ringraziato gli intervenuti rappresentanti delle città di Catania, Avellino, Ceglie Messatico e il Comune di Bologna che ha realizzato un bel video. Il Trekking Urbano è un modo nuovo di visitare le nostre città d’arte. Non soltanto coniuga l’attività’ fisica con l’arte e con il gusto per il buon cibo, ma soprattutto permette di scoprire luoghi straordinari e a volte nascosti, o addirittura sconosciuti delle nostre città d’arte.
Carmine Ammaturo, responsabile dell’Ufficio Turismo Sostenibile del Comune partenopeo ha ringraziato le Associazioni impegnate a realizzare un turismo sempre più sostenibile. Ha posto l’accento sugli itinerari del Trekking Urbano partenopei utili a scoprire e vivere angoli nascosi assieme a del verde risparmiato dalla speculazione edilizia e anche per liberarli dal degrado quali il Petraio e la Pedamentina grande arteria pedonale percorribile senza incrociare sostanzialmente auto, che dal Museo di Capodimonte e San Martino conduce al museo all’aperto della città.
Quest’anno di Expo la Giornata del Trekking Urbano sarà dedicata particolarmente al cibo e permetterà a turisti e cittadini di partecipare a un ricco programma d’iniziative per scoprire, camminando, i luoghi più spettacolari delle città italiane, attraverso percorsi che uniranno arte, cultura, gusto e prodotti enogastronomici tipici.
Ogni città presenta per quest’occasione le sue proposte di percorso e di scoperta, a Napoli gli itinerari si snoderanno attraverso le scalinatelle che attraversano la città. Alla scoperta dei percorsi e dei gusti. Cibo per l’anima e per il corpo, mettendo insieme cibo arte ed esplorazione di angoli nascosti la città presenta dal 31 ottobre al 12 novembre 2015 un fitto programma di passeggiate, che potrete consultare sul sito web del Comune: www.comune.napoli.it
ATTRAVERSO LE SCALE DI NAPOLI
Città obliqua, Napoli consta di oltre 200 scalinate che congiungono le colline con il centro e la costa. Questi antichi percorsi pedonali sono nati per esigenze urbanistiche e oggi sono considerati dei veri e propri capolavori. Attraversano quartieri cittadini, alla volta di monasteri e chiese e offrono passeggiate dal panorama indimenticabile. Si segnalano la salita, la Pedamentina, il Moiariello, le scale della Principessa Jolanda e il Petraio. A valorizzare le scale, percorsi pedonali naturali, è sorto un coordinamento di cittadini e associazioni: il Coordinamento Recupero Scale di Napoli con l’obiettivo di riqualificare le 200 scale cittadine, secondo il “Manifesto Recupero Scale” del quale è ideatore e promotore. Il coordinamento organizza iniziative informative, eventi e visite per promuovere la conoscenza, per stimolare la partecipazione di volontari e istituzioni nella cura delle scale dal punto di vista ambientale, culturale e turistico. www.scaledinapoli.com
PEDAMENTINA
Di tutte le strade pedonali che scendono dal Vomero verso il centro della città, la Pedamentina è probabilmente una delle più antiche. Dal largo San Martino, antistante all’omonima Certosa, oggi Museo, scende attraverso una serie di rampe e tornanti fino a Corso V. Emanuele, proseguendo idealmente per le scale di Montesanto offrendo una successione di scorci panoramici mozzafiato.
LARGO SAN MARTINO – BELVEDERE
Largo San Martino si trova nel punto più alto della collina del Vomero e si presenta come un’ampia terrazza che affaccia direttamente sulla città e sul golfo, offrendo un panorama ineguagliabile della caratteristica organizzazione urbanistica della città antica, del Vesuvio e delle isole, uno dei più belli dell’intera regione.
CORSO VITTORIO EMANUELE
Aperto tra il 1853 e il 1860 con il nome di Corso Maria Teresa, percorre sinuosamente la collina del Vomero, da Piedigrotta a piazza Mazzini e, con il proseguimento di via Salvator Rosa, forma una grande circonvallazione costituendo una magnifica terrazza aperta sulla città e sul mare.
SCALE DI MONTESANTO O SCALE FILANGERI
Le Scale Filangieri risalgono alla fine dell’Ottocento. Dovevano costituire la struttura di un nuovo rione mai realizzato, il Filangieri, che sarebbe dovuto sorgere nella zona di Montesanto. Nel 1932 fecero da cornice alle ultime scene de La tavola dei poveri, un film diretto da Alessandro Blasetti in cui Raffaele Viviani era protagonista. Vittorio De Sica le utilizzò come scenografia per alcune sequenze del Giudizio universale.
PIGNASECCA
Il quartiere è caratterizzato da un piccolo e brulicante mercato giornaliero, dove si può trovare di tutto: dal pesce fresco al pane, alla frutta, dai vestiti alle coperte alle scarpe, tutto a prezzi molto bassi. L’incontenibile caos, le imbattibili grida dei commercianti per attirare il pubblico, la scenografia di negozi, bancarelle e balconi fioriti ne fanno un luogo unico e ricco di folclore. E’, inoltre, stazione di arrivo della ferroviaria Cumana a Montesanto, della funicolare che porta al Vomero e della linea due della Metropolitana.
VIA FORIA
Strada nata nella seconda metà del Settecento. Rappresentava l’ingresso d’onore in città da nord, dalla spianata di Capodichino. La strada lunga un chilometro collega l’Albergo dei Poveri al Museo Archeologico.
MOIARIELLO
E’ un percorso insolito nella Napoli dei vicoli, delle scale, dell’arte e del verde, natura e cultura, folklore e tradizione. Con partenza da via Foria presso l’ex Caserma Garibaldi si procede verso via Giuseppe Piazzi per arrampicarsi su una delle scale napoletane: salita Montagnola. Da qui è possibile riscoprire la “Napoli Gentile”. Risalendo ancora la collina si arriva alle scale del Moiariello, che conservano anch’esse un carattere agreste e di borgo isolato, e s’incontra la Torre del Palasciano e più avanti l’Osservatorio Astronomico, infine a Capodimonte ci s’inoltra nel parco voluto da Carlo di Borbone, ricco di numerose varietà arboree.
GRADINI PIAZZI
I gradini prendono il nome dal fondatore dell’Osservatorio Astronomico. Collegano il Moiariello in via Foria. Su queste Scale De Sica ha girato il celebre film “Ieri Oggi e Domani” con Sofia Loren e Marcello Mastroianni.
SCALE DEL MOIARIELLO
Le scale conservano un carattere agreste e di borgo isolato da cui, indubbiamente, deriva il toponimo riconducibile al termine moggio, unità di misura agraria.
PANORAMA DI VIA MORISANI
Da via Ottavio Morisani, la cosiddetta “Posillipo dei poveri” si può osservare la bellezza paesaggistica del Golfo di Napoli: il Vesuvio, la penisola Sorrentina, Capri, San Martino. Vale la pena fare una piccola deviazione rispetto all’itinerario per percorrerla e ammirarla in tutta la sua stupefacente bellezza, per poi tornare indietro e imboccare le scale del Moiariello.
TORRE DEL PALASCIANO
Salita Moiariello, 66
Fu eretto per volontà dell’illustre medico napoletano, precursore della Croce Rossa, Ferdinando Palasciano. Il palazzo è caratterizzato da uno stile eclettico che fonde elementi neogotici e rinascimentali. Secondo una leggenda, il fantasma di Palasciano sarebbe stato visto affacciarsi dalla torre per ammirare il meraviglioso panorama napoletano.
BOSCO E MUSEO DI CAPODIMONTE (PORTA GRANDE)
La porta fu realizzata verso il secondo decennio dell’Ottocento e rappresenta il principale accesso al parco di Capodimonte. Il suo ampio cancello d’ingresso con due garitte laterali, originariamente destinate alle guardie del re, introduce nell’ampio e panoramico promontorio intorno al Palazzo reale, attuale Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte. Carlo I di Borbone scelse la collina di Capodimonte come riserva di caccia e residenza reale. Il parco e la reggia si fondono tra natura e architettura. La reggia fu la prima grande opera voluta da Carlo di Borbone per la corte. Nel 1735 cominciarono i rilievi della zona. Nel 1738 l’incarico fu affidato all’architetto Medrano, nel 1742 a Sanfelice la sistemazione del bosco. Il progetto del parco costituisce una sintesi tra il modello di giardino francese e quello inglese. Le forme esprimono raziocinio nella raggiera cinque viali a ventaglio di Porta di Mezzo e proseguendo alberi di alto fusto lasciano spazio a una natura selvaggia. Info: www.comune.napoli.it
Le citta’ del Trekking urbano 2015. Amelia, Ancona, Arezzo, Asciano, Ascoli Piceno, Asolo, Avellino, Biella, Bologna, Cagliari, Catania, Ceglie Messapica, Chieti, Cividale del Friuli, Conegliano, Correggio, Cosenza, Favignana, Feltre, Forli’, Grosseto, Iglesias, La Spezia, Lucca, Macerata, Manciano, Mantova, Murlo, Napoli, Narni, Oderzo, Padova, Palermo, Palmanova, Pavia, Pistoia, Ragusa, Rieti, Salerno, Salsomaggiore Terme, San Giustino, Siena, Spoleto, Tempi o Pausania, Terracina, Trento, Treviso, Urbino, Valdobbiadene, Vittorio Veneto. Sono queste le 50 citta’ che, con Siena capofila, si appresteranno a far vivere ai partecipanti esperienze ed emozioni, lungo le vie, sulle piazze, nei vicoli e tra scorci storici e naturalistici piu’ suggestivi in Italia. Saranno 19 le Regioni rappresentate (Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia,. Marche, Piem onte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto) e 6 i capoluoghi di regione (Ancona, Bologna, Cagliari, Napoli, Palermo, Trento).
Salvatore Cuozzo