Niente carcere per Antonio Azzolini. Il Senato dice no all’arresto mentre semplici ladri di polli per fame marciscono in galera. Pd spaccato.
“In Senato sul caso Azzollini si e’ consumata una pagina nera per la politica italiana che, ancora una volta, ha evidenziato il suo lato peggiore tendente all’autoconservazione e alla tutela dei privilegi della casta.
Un parlamentare è prima di tutto un cittadino come tutti gli altri e prima degli altri deve rispettare i giudici e le leggi.
Si fosse trattato di un cittadino ‘normale’ e non di un parlamentare, sarebbe stato gia’ in galera da giorni”.
Il no all’arresto del senatore Azzollini e’ stato un brutto scivolone. La Giunta, infatti, si era espressa per l’arresto e l’aver disatteso questa indicazione e’ stato un errore ed un’incoerenza.
E’ proprio l’indicazione della Giunta che esclude dal dibattito ogni accusa di pregiudizio preventivo sul caso. Le scuse per un voto inopportuno, siano un atto dovuto e di onesta’ politica nei confronti dei cittadini che chiedono chiarezza e umilta’ alla politica”.
Ignazio Messina
Segretario nazionale dell’Italia dei valori