Riforma della scuola. Popolo Sovrano e parlamentari del M5S uniti contro il dispotismo governativo – parlamentare

Sindacati uniti: sciopero della scuola il 5 maggio contro la ...Roma. In corteo con oltre centomila studenti e insegnanti i parlamentari del “Movimento Cinque Stelle” al servizio del Popolo Sovrano contro la riforma della Scuola. Era difficile riconoscere i cinque stellati: cittadini fra cittadini senza alcuna scorta e bandiere.

Una rivoluzione. Questa è la politica che piace agli italiani che non vivano nell’oblio. Questa è la politica imprescindibile a destituire definitivamente i dispotismi medievali e incoronare quale sovrano assoluto il Popolo. Contrari alla riforma anche “Sinistra Ecologia Libertà” e “Italia dei Valori”.

Alessandro Di Battista (M5S): “Questa riforma della scuola elargisce quattrini alle scuole private, permette l’entrata di soggetti privati nelle scuole pubbliche e crea la figura del super-preside con immensi poteri”.

In questo modo s’istituisce la figura del Podestà di memoria fascista. Del singolo uomo al comando. Probabilmente a Renzi e ai parlamentari al seguito, non ha insegnato nulla il fallimentare ventennio berlusconiano senza scomodare il criminale ventennio mussoliniano, la conseguente apocalittica Seconda Guerra Mondiale con oltre 71 morti innocenti per il solo “capriccio” di due individui della peggiore specie criminale come Mussolini e Hitler che fece gridare al Parlamento liberato: “Mai più un singolo uomo al comando”.

Alessandro Di Battista: “ La cosa è grave poiché in alcuni territori i presidi scolastici potranno subire ricatti, intimidazioni o regalie per promuovere un insegnante o un altro”.
“Governi e Parlamenti (passati e presenti) – continua Di Battista – hanno permesso l’entrata della corruzione nella sanità pubblica, nello sport, nelle istituzioni, nelle cooperative, gli mancava la Scuola! Si creano così scuole di serie A e di serie B che significa creare studenti di serie A e serie B, significa inoltre continuare a creare un popolo di poveri e ignoranti. Gli ignoranti si possono controllare facilmente con i mezzi d’informazione di massa e i poveri (non tutti) si possono ahimè comprare con il voto di scambio. Insomma, ci vogliono poveri e ignoranti”.

“Oggi in piazza eravamo tantissimi – aggiunge Di Battista  Il PD è minoranza nel Paese e maggioranza abusiva in Parlamento. Il PD è un partito infiltrato dalle banche e in alcuni territori dalle mafie. In tanti in Italia se ne stanno rendendo conto”. Di Battista termina con il noto motto grillino “A riveder le stelle”.

Risposta di Renzi: “Derby fra chi fa e chi si crogiola nella protesta, ma noi ascoltiamo, andiamo avanti sulle riforme con la testa dura”. Di teste dure l’Italia ne ha avute varie e subite conseguenze tragiche. Evidentemente a Renzi la storia d’Italia non ha insegnato nulla. Ancora Renzi: “Questo governo stanzia tre miliardi di euro per la scuola. Non sono pochi”. Indirizzati molto male risponde la piazza. Presente anche Fassina della minoranza PD, ma non gli è bastato essere contro una scuola definita caserma con un capo che comanda, per non essere contestato e sentirsi dire “La sinistra non c’è più e non vi voteremo: oggi siamo con i Cinque Stelle!”

Per il governo il sottosegretario all’istruzione Faraone esclama: “Sul preside-sindaco non si torna indietro, mentre Stefania Giannini definisce l’evento “Sciopero politico” come se tutto ciò che riguarda la società non fosse sacrosanta politica”. Civati contesta la Giannini e dice: “Della riforma non mi piacciono l’atteggiamento culturale e gli attacchi violenti ai sindacati e agli insegnati”.
Per i sindacati Camusso: Governo non ha argomenti in difesa del Disegno di Legge. Landini: Oggi il Paese sfiducia il governo”. Il presidente del Senato Grasso si è detto disponibile a un confronto coi docenti: “La scuola è loro e degli studenti ed è il futuro del Paese”.

Cortei si sono svolti in altre città, fra cui (Milano, Torino, Bari, Aiosta, Catania, Genova, Palermo) con proteste d’insegnanti, studenti e personale Ata contro la riforma, dal tema assunzioni dei docenti, alle supplenze, alla formazione ai benefit per i professori.
Contrari alla riforma anche il leader di Sel Vendola: “Abbiamo letto attentamente il testo, chi l’ha scritto non ha mai letto don Milani”. Contrario anche IdV. Occhipinti capogruppo: “ Esprimo la mia più grande indignazione per una riforma che fa nulla per trasformare la scuola in una buona scuola”.

di Salvatore Cuozzo

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