Montecitorio. Giuramento e discorso del Capo dello Stato Mattarella:“L’arbitro deve essere e sarà imparziale”.

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Discorso del nuovo Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella incentrato, vivaddio, sui valori della gloriosa Costituzione Italiana, sulla Resistenza contro il crimine Nazi-Fascista, sulla legalità, sul rispetto delle istituzioni, dalla parte dei cittadini. Discorso costellato da applausi corali e ripetuti. Se tutti autentici si vedrà nel corso della legislatura. Posti vuoti nelle file berlusconiane.

Anche l’ex onorevole Berlusconi entra in Quirinale invitato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti nonostante condannato definitivamente ma liberato tempestivamente dal giudice di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti 45 giorni prima dalla conclusione dell’affidamento ai servizi sociali. Questo accade grazie a Renzi ex rottamatore-salva Berlusconi, a beffa dell’Italia onesta e mentre i poveri ladri di polli per fame marciscono in galera marchiati a vita come disonorevoli malviventi.

Con la presenza di Berlusconi, Renzi fa un bel regalo al neo presidente evitandogli un primo imbarazzo. Punti salienti del discorso presidenziale: “Lotta alle mafie e alla corruzione che ha raggiunto un livello inaccettabile e che sottrae risorse economiche altrimenti destinate ai cittadini”.

Reso omaggio ai suoi predecessori Ciampi e Napolitano e a Papa Francesco, il neo Presidente ha posto l’accento sull’urgenza delle riforme economiche e istituzionali: “Si è soliti tradurre la funzione del Capo dello Stato, nel ruolo di un arbitro garante della Costituzione”. “All’arbitro compete fare osservare le regole”. “L’arbitro sarà imparziale, ma i giocatori lo aiutino con la correttezza”.

Garantire la Costituzione significa applicare la legalità e lotta alle mafie”. Lungo applauso al pensiero di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

“Garantire la Costituzione – ha continuato il Presidente – significa assicurare il diritto allo studio. Il diritto al lavoro. Garantire la Costituzione significa promuovere cultura diffusa, ricerca di eccellenze. Garantire la Costituzione significa amare i nostri tesori ambientali e artistici. Garantire la Costituzione significa ripudiare la guerra e promuovere la pace (applauso fra i più intensi) Garantire la Costituzione significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti dei disabili. Le donne non devono avere paura di violenze e discriminazioni”.

Sul terrorismo internazionale il Presidente si è detto inorridito da barbarie e decapitazioni e dalle guerre e dagli eccidi in Medio Oriente, in Africa e dai fatti tragici di Parigi. Al riguardo aggiungiamo: l’Occidente si guardi allo specchio e dietro sulle irresponsabilità al riguardo, e non faccia satira in casa islamica (in nome della libertà di stampa che nulla c’entra in casa d’altri) e senza pensare di non subire vendetta sicura chiaramente contemplata nel Corano.

Sull’Europa, ha parlato di speranza verso una vera Unione politica. Europa che dovrà farsi carico sulla questione immigrati.

Mattarella nell’ingresso in Quirinale lo ha definito casa degli italiani. “I nostri concittadini devono sentirsi parte di una comunità che recuperi il senso della convivenza e del vivere insieme”.

In mattinata il presidente si era recato all’Altare della Patria per l’omaggio al Milite Ignoto.

Lettera di Beppe Grillo scritta sul blog

“Caro presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, Le invio questa lettera di auguri per il suo settennato. Il primo augurio è quello di “tutelare la Costituzione Italiana”, poi a seguire “non firmare leggi palesemente incostituzionali proposte dal governo”, “promuovere con i mezzi a sua disposizione leggi per proteggere le fasce più deboli”, “ribadire la posizione della Corte costituzionale, di cui lei ha fatto parte, sulla illegittimità dell’attuale legge elettorale”, “combattere il legame incestuoso che, sempre più, si palesa tra partiti e criminalità organizzata”, “ripristinare la centralità del Parlamento”, “esprimere la sua solidarietà in quanto capo dello Stato al pm di Palermo Nino Di Matteo”, “promuovere un riordino del sistema informativo pubblico”, “essere ricordato alla fine del suo settennato con la stima e l’entusiasmo che hanno accompagnato la sua elezione”.

RENZI/Berlusconi/Comunisti italiani

Con la presenza di Berlusconi in aula, Renzi fa un bel regalo al neo presidente evitandogli un primo imbarazzo.

Evidentemente a questo Presidente del Consiglio nulla hanno insegnato vent’anni di un Berlusconi pericoloso seminatore di discordie fra gli italiani, con attacchi strumentali alle istituzioni democratiche, odio verso i comunisti italiani e relative figuracce mondiali, il tutto tipico delle peggiori dittature.

Comunisti italiani che hanno il solo torto di avere, dopo la Seconda Guerra Mondiale nazi-fascista, contribuito in modo super democratico a liberare l’Italia dal criminale e folle e ottuso nazi-fascismo e concorso alla stesura della Costituzione e addirittura promulgato anche per mano del comunista italiano Palmiro Togliatti una generosissima, democratica amnistia generale per i fascisti che non avessero commesso reati gravi.

Comunisti italiani, che hanno contribuito fortemente a dare dignità alla classe operaia, al mondo del lavoro, alle donne. In questo spregevole, ventennale scenario berlusconiano, stupisce che nessuna Sinistra Parlamentare abbia mai risposto a dovere Berlusconi sbattendogli in faccia il suo fascismo agevolando in tal modo il disonorevole disegno di fare a fette l’Italia.

Unico oppositore il buon Antonio Di Pietro lasciato miseramente solo denigrato e deriso da quanti tremano al solo pensiero di non sedere più indegnamente sugli scanni del Parlamento, ma per buona novella il testimone dell’onesta dipietrina è passato a Grillo e ai suoi “ragazzi” di buona volontà, ma anche loro invisi da quanti considerano i mandati parlamentari non quali servitori del Popolo Sovrano, bensì sevi infedeli dediti ad affarismi personali e senza scrupoli.

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