Lunedì 29 dicembre Pranzo Sociale. Sabato 10 e domenica 11 gennaio percorso in camper con dibattito pubblico
Miseria Ladra. La povertà è oggi il principale problema del nostro paese. Secondo i dati Istat del 2012 sono 9,5 milioni le persone in povertà relativa e 4,8 in quella assoluta
Per Eurostat un italiano su tre è a rischio povertà. Il 40% delle famiglie vive in condizioni di deprivazione materiale; una famiglia su quattro soffre di deprivazione materiale grave; oltre 3,2 milioni i disoccupati, più del 40% di disoccupazione tra i giovani con punte ben oltre il 50% al sud, 4 milioni di precari; anche il 12% degli occupati non riesce più ad arrivare a fine mese. I dati sul 2013 parlano di un ulteriore peggioramento. Aumento della povertà, maggiori ingiustizie sociali ed ambientali, frammentazione della coesione sociale, limitazioni e tagli nell’erogazione dei servizi sociali, rendono ancora più macroscopiche le diseguaglianze, favorendo la spirale negativa che riproduce la crisi. In un paese così diseguale e precario sono le mafie a trarre grandi benefici.
È nata allora Miseria Ladra, promossa dal Gruppo Abele, con il sostegno di Libera e l’adesione di centinaia di realtà del sociale e del volontariato laico e cattolico: con un obiettivo preciso: rendere illegale la povertà.
Le proposte della campagna tendono a costruire uguaglianza e giustizia sociale, che competono alla politica: quella formale di chi amministra e ma anche quella informale dei cittadini, compresi i poveri che non vanno solo assistiti ma aiutati ad essere consapevoli e responsabili per contribuire al cambiamento individuale e collettivo. Le proposte e richieste intervengono su situazione emergenziali, che vanno risolte nell’immediato, e sulle cause strutturali della povertà e della crisi, a livello locale (Comuni, Aree metropolitane, Consorzi sociali, Asl, Regioni) sono: 1. Aumentare il budget di investimento sul sociale. 2. Sospendere l’esecutività degli sfratti per “morosità incolpevole” e negoziare soluzioni abitative alternative. 3. Rendere fruibili le prestazioni sanitarie e sociali ai senza fissa dimora. 4. Mettere a disposizione il patrimonio immobiliare sfitto per finalità sociali, facendo incontrare l’esigenza di un’abitazione per scopi abitativi, sociali o lavorativi, con l’esigenza della rendita proprietaria. 5. Favorire tutte le forme di economia civile e sociale.
Ci sono poi proposte e richieste a livello nazionale (Governo, Ministeri, Agenzie nazionali delegate) ed europeo (Commissione Europea, Parlamento Europeo). Per informazioni: www.miserialadra.it – info@miserialadra.it.