di Luigi Vittorio
Napoli. In scena al Teatro Il Primo, Colli Aminei, “IL LADRO ovvero Tazio Mariuolo gentiluomo”. Palcoscenico sempre aperto alle realtà popolari napoletane. Commedia messa in scena dalla Compagnia il Teatro Napoletano di Bianca Sollazzo. Testo di Angelo Rojo Mirisciotti. Pubblico divertito
Il Tazio del titolo, interpretato da Aurelio De Matteis, è un topo di appartamento che, in mancanza di un lavoro fisso, si diletta ad entrare nelle case delle persone per sollevarle di qualche ricchezza ivi presente.
Il malfattore s’introduce quindi nell’abitazione dell’Avv. Elia Sodano (Rosario Ferro), ma il caso vuole che il padrone di casa lo colga sul fatto, lo immobilizzi e chiami i Carabineiri.
Si sa, però, che la giustizia in Italia ha i suoi tempi e il povero Avvocato scopre che ci vuole quasi una giornata perché arrivino le forze dell’ordine. A questo punto decide di farsi aiutare dalla portiera del suo stabile de dalla sua avvenente, quanto stupida, figlia, per tenere a bada il delinquente.
Il tempo che Tazio ed Elia passeranno assieme permetterà loro di confrontare i propri problemi, lo stesso Avvocato è chiuso in una storia d’amore con una russa più interessata ai suoi soldi che alla profondità del suo animo ed anche il lavoro non va benissimo, avendo perso quella mattina stessa ben cinque cause!
Alla fine i due capiranno di avere ben più di un’affinità e nascerà un’amicizia che porterà Sodano a tentare di evitare a Tazio l’arresto da parte dei carabinieri; tutto sembrerà inutile, ma ecco che un ultimo colpo di scena salverà il ladruncolo dalla prigione.
La Compagnia Bianca Sollazzo ha messo in scena la commedia di Angelo Rojo Mirisciotti con freschezza e brillantezza, garantendo al pubblico una rappresentazione piena di brio e ritmo e soprattutto intrisa della comicità partenopea più popolare.
“IL LADRO ovvero Tazio Mariuolo gentiluomo” non fa nulla per nascondere i suoi archetipi, attingendo a piene mani alla tradizione popolare del teatro napoletano, strizzando l’occhio agli autori che l’hanno reso famoso in tutto il mondo.
La trama, invero piuttosto esile, è lo spunto e la scusa per l’inizio di una sequela di situazioni comiche basate su equivoci, giochi di parole e di mimo, doppi sensi e tormentoni, anche se c’è da segnalare un gusto forse eccessivo per battute molto più naif, che, in ogni caso, si sono rivelate le più apprezzate dal pubblico in sala.
Ottimi la sinergia e l’affiatamento tra i due protagonisti. Rosario Ferro, anche in veste di regista, e Aurelio De Matteis riempiono il palco e portano avanti la commedia con esperienza collaudata, garantendo al pubblico una rappresentazione che fa della leggerezza e della spensieratezza gli elementi preponderanti
L’apice viene raggiunto durante la scena dell’arrivo dei carabinieri: il cliché del corto circuito tra quanto comunicato da Sodano e quanto effettivamente scritto dal Carabiniere rappresenta la scena più comica dell’intera rappresentazione, molto apprezzata dal pubblico in sala.
In verità i colpi di scena che muovono la trama sono piuttosto forzati, ma si ribadisce che il fine ultimo de “IL LADRO ovvero Tazio Mariuolo gentiluomo” non è quello di raccontare una storia, ma proporre unicamente spunti comici per suscitare risate nel pubblico e, considerando il volume delle risate in sala, l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.
“IL LADRO ovvero Tazio Mariuolo gentiluomo” è una commedia indicata soprattutto per chi ha voglia di spendere un paio di ore spensierate e rilassanti con un sorriso ben stampato sul viso.
“IL LADRO ovvero Tazio Mariuolo gentiluomo”
con: Aurelio De Matteis, Rosario Ferro, Diego Sommaripa,
Anna D’Amato, Pino Pino, Paola Mirisciotti, Rossella Argo
Scene: Clelio Affinito
Disegno luci: Enrico Scudiero
Regia: Rosario Ferro