La ricetta della Lasagna con la zucca

 

La ricetta della Lasagna con la zucca


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Siamo in pieno periodo carnevalesco e si sa, uno dei piatti tipici è Sua Maesta’ “la lasagna”. Ma la ricetta che oggi voglio proporvi non è quella classica .  E’ una versione con la zucca che se seguirete attentamente (non è difficile!) avra’ sicura riuscita e  soddisfera’ anche i palati esigenti: Ideale per una cena perche’ molto gustosa ma al tempo stesso delicata.

La lasagna napoletana nasce nel periodo de Regno delle 2 Sicilie quando i famosi cuochi francesi al servizio della Corte Borbonica (i famosi Monzù) amavano preparare piatti sontuosi in sintonia con i costumi dell’epoca Ferdinando II, celebre ghiottone , amante della squisita pietanza, infatti, era soprannominato anche “re lasagna”. Oggi, comunque in tutte le regioni sono presenti infinite varianti. Non basterebbero fiumi di parole a descrivere le mille ricette dettate dalla fantasia ed estrosità’ dei cuochi italiani. Ma a Napoli, come molti sapranno, la lasagna non è legata solo al Carnevale, tant’è che per la sua “sontuosità” è un piatto indicato per le “occasioni importanti” ed ogni famiglia ha il suo “segreto” nella preparazione che la rende. Ovviamente la più buona di tutte!!

Ingredienti


Dose per 6 persone

  • 1kg. di zucca
  • 400gr. di carne tritata
  • 300gr. di provola
  • Una confezione di pasta  sottile per lasagna (di quelle che cuociono direttamente in forno)
  • Brodo vegetale (va bene anche  quello di dado)
  • Cipollina bianca q.b.

Per quanto riguarda la Besciamella:

  • 70gr. di burro
  • 100gr. di farina
  • Sale q.b.
  • Noce moscata
  • 1/2 litro di latte

Preparazione


Rompere la zucca a dadini e versarla in un tegame con un filo d’olio extra vergine in cui avrete fatto imbiondire un pochino di cipollina bianca. Fate cuocere la zucca a fiamma dolce aiutandovi con un mestolo di brodo vegetale fono a quando la zucce risultera’ bella morbida e disfatta(durante la cottura schiacciatela con la forchetta); aggiungere un  poco di sale. A cottura ultimata spegnere e lasciare raffreddare. Sbriciolate la carne in un tegame con un filo d’oilio e fate cuocere per qualche minuto fino ad essere bella dorata. Preparare la besciamella: in un pentolino alto, a fuoco basso fare sciogliere il burro e versarvi piano la farina. Girate bene per non fare attaccare il composto che deve solo imbrunire. A questo punto versare piano il mezzo litro di latte caldo e girare bene per evitare la formazione di grumi. Appena bolle, raggiunta la consistenza cremosa della besciamella (deve essere cremosa e liscia!) spegnete aggiungendo un pizzico di sale e una bella grattatina di noce moscata. Unite ora alla besciamella il composto di zucca e la carne tritata che avrete cotto precedentemente. Prendete una bella pirofila rettangolare, versate un po di impasto e adagiate le prime fette di pasta sulle quali verserete qualche mestolo di impasto e pezzetti di provola. proseguite alternando i fogli di pasta ed il composto. l’ultimo strato di composto deve chiudere la lasagna. Spolverate di parmigiano. In forno a 180  per 20 minuti. Lasciare riposare qualche minuto prima di servire.

Sapevate che…


La lasagna è indubbiamente una tra le più apprezzate specialità culinarie della tradizione italiana, consumata, riconosciuta e altrettanto amata a livello internazionale. Essa è, inoltre, un piatto antichissimo, la cui nascita è ricondotta all’Antica Roma (100 a.C.) Si narra che lo stesso Cicerone ne fu regolare consumatore dato che, per la sua morbidezza, poté mangiarne anche in vecchiaia. Le prime testimonianze scritte sui natali della lasagna si devono al gastronomo romano Apicio, cuoco dell’imperatore Traiano, che nel “ De re coquinaria libri” (Arte culinaria), descrive un timballo racchiuso entro una làgana, termine derivato dal greco laganoz, che indica una sorta di schiacciata di farina, senza lievito, cotta in acqua .

Da questa discendono evidentemente le nostre lasagne. Ma nel 1200 la menzione  delle  “lasagne”  viene fatta anche da Iacopone da Todi e Cecco Angiolieri e, intorno al 1600, fa capolino anche nella cucina francese.

Le lasagne sono diventate poi un piatto rinomato a tutti gli effetti intorno al 1935, grazie a Paolo Monelli che ne parlò nel suo libro “Il Ghiottone Errante”. Una preparazione ricca  che si consuma prima del periodo “magro” di penitenza caratteristico della quaresima che precede la Pasqua..La ricetta emiliana prevede uso di besciamella e carne macinata. In quella napoletana questi ingredienti sono sostituiti da ricotta, ragu’ ,polpettine e tanta mozzarella.

Anche il Ragu’ ha la sua importanza. Quello della lasagna napoletana è fatto con le famose “tracchiolelle di maiale” e le cervellatine, tipiche salsicce napoletane.

Smorfia gastonomica – La lasagna n 53

 

di Patrizia Taglialatela

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