Agli amministartori di Napoli e del Sud non sono bastati 152 anni e fiumi di finanziamenti per risolvere la cosiddetta “Questione Meridionale”.
Fondi europei: mentre i governatori del Sud litigano, quelli del Nord fanno i fatti.Riqualificazioni: hobby preferito degli amministratori di Napoli e provincia
Cronistoria
Maggio 2005, il governatore della Campania Antonio Bassolino creava un coordinamento delle Regioni meridionali assieme ai rispettivi governatori in vista di “nuovi fondi europei e ordinari” verso il Mezzogiorno utili a realizzare infrastrutture e favorire sviluppo e lavoro. Magari.
Il proposito era d’incontrarsi mensilmente invece consueti litigi e stalli d’alleanze.
L’avvento del governo Prodi dava presto via libera ai fondi strutturali 2007-2013 del Parlamento europeo di Strasburgo, con 25,7 miliardi destinati all’Italia di cui ben due terzi al Sud.
Giugno 2006. All’incalzare degli efficienti governatori del Nord, immediato era il risveglio e la ripresa del coordinamento meridionale per la corsa ai fondi.
Ora, se non fosse per gli scellerati precedenti storici degli amministratori di Napoli e del Sud d’ogni colore politico e tempo (super campioni d’inefficienza) si potrebbe credere ciecamente ai loro buoni propositi.
In altre parole, sarebbero credibilissimi, se dall’Unità d’Italia a oggi con i fiumi di finanziamenti arrivati al Mezzogiorno, avessero risolto almeno buona parte della cosiddetta “Questione meridionale”. Macché! Per gran disgrazia dei cittadini elettori del Sud, anche gli amministratori odierni, invece di rimboccarsi le maniche utilizzando immediatamente i fondi per creare posti di lavoro seri, duraturi, produttivi e mai clientelari, continuano a non utilizzarli o malamente per continue riqualificazioni, assistenzialismi, favoritismi.
Riqualificazioni: sostantivo odiosissimo, poiché, assieme alle infinite chiacchiere sullo sviluppo del Sud, sembra costituire l’hobby preferito degli amministratori di Napoli e provincia. Tanto è vero, che realizzata una riqualificazione, è privata all’istante di ordinaria manutenzione conservativa e vigilanza, pertanto, preda di cittadini dediti a vandalismi selvaggi lasciati irresponsabilmente liberi di imbrattare e distruggere ogni riqualificazione grazie a totale assenza di vigilanza educativa o punitiva di una Polizia Municipale inerte. Evidentemente agli amministratori va bene così, tanto, più avanti, arriveranno altri finanziamenti per nuove, eterne riqualificazioni.
I napoletani eleggeranno mai amministratori degni di onorare la leggiadra città dell’omerica sirena Partenope?
di salvatore cuozzo